CARLOTA CAULFIELD
STOLEN KISSES ARE THE SWEETEST, LOUVECIENNES, 1932
Henri:
Je pense à toi tous le temps.
Anaïs
La sola cosa che voglio sapere è
se dietro lo specchio
mi aspettano i tuoi occhi.
Kiss me quick, my dear,
la vita è breve.
Ti amo ha preso d’assalto
tutti i miei diari.
Ci vediamo dove e come capita.
Voglio che le tue mani
scrivano nelle pieghe
delle mie pagine
tutte le loro avventure,
e che ogni tratto di penna
serva a rendere
meno vergine il mio quaderno.
Carlota Caulfield, poetessa cubana di origini irlandesi che insegna in California, indaga il rapporto amoroso tra Anaïs Nin e Henry Miller: la Caulfield si insinua nei panni della scrittrice francese, celebre per i suoi Diari, compito di una vera grafomane, e scava questi versi quasi che fossero un’altra pagina di quell’opera iniziata dalla Nin nel 1931, appena dopo l’incontro con l’autore di Tropico del Cancro e la moglie di lui, June, con la quale intraprese una relazione saffica e voyeurista. Emerge qua e là lo spettro della Nin dei Diari, come questa: “Vorrei baciare l’uomo la cui passione scorre come lava su un freddo mondo intellettuale. Vorrei rinunciare alla mia vita, alla mia casa, alla mia sicurezza, alla mia scrittura, per vivere con lui, lavorare per lui, essere una prostituta per lui, qualsiasi cosa, persino essere fatalmente ferita da lui”.
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ANAÏS NIN – FOTOGRAFIA © THE RED LINE
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LA FRASE DEL GIORNO
La sola anormalità è l’incapacità di amare.
ANAÏS NIN, Diario
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