TAKIS VARVITSIOTIS
PERCHÉ TU SIA SEMPRE INNOCENTE E PURA
Perché tu sia sempre innocente e pura
Perché tu rinneghi la tua origine
da notti e lacrime
Perché tu custodisca la primavera
che le tue labbra festeggiano
Vieni a mirare il cielo
che senza posa lucida i suoi mobili
Vieni ad apprendere
dell’acqua la dolcezza
La vergine luce
che gioirà
spargendo piccoli specchi
in mezzo ai tuoi capelli
Quando i fumaioli
confessano
i loro segreti
e gli orologi colorano
di nostalgie
i talami nuziali
Vieni, rubiamo di nascosto
il respiro delle rose
prima che nei freddi cortili
accendano i loro lumini
le fanciullesche voci
Vieni, abbracciamo
l’azzurra ortensia
Dietro ai diafani
sipari dei nostri baci
(da Poesia greca contemporanea, Dall’Oglio, 1968 - Traduzione di Cristiano G. Sangiglio)
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Takis Varvitsiotis, poeta greco, “canta il suo microcosmo e i suoi piccoli dolori in un’atmosfera d’infantile innocenza” dice Cristiano G. Sangiglio, traduttore di questi versi. È quella pura innocenza che va ricercando Varvitsiotis, nelle cui liriche riecheggia talora la voce di Éluard, è la “dolcezza dell’acqua”, la “vergine luce”, il “respiro delle rose”, un mondo raffinato e delicato che si liberi del peso delle cose e mostri così la loro vera essenza..
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ÉLISABETH SONREL, “NOSTRA SIGNORA DEL CERFOGLIO SELVATICO”
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LA FRASE DEL GIORNO
Aiutami a rimanere semplice / come un albero in mezzo alla tempesta.
TAKIS VARVITSIOTIS
Takis Varvitsiotis (Salonicco, 1916 - 1° febbraio 2011), poeta greco. Avvocato, pubblicò le sue prime poesie nel 1936. Fu anche un illustre saggista e traduttore di opere di celebri poeti francesi, spagnoli e latinoamericani: la sua poesia è lirica e perspicace, con influenze del neosimbolismo e del surrealismo francese di Éluard e Reverdy.
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