LIBERO DE LIBERO
NOI ABBRACCIATI LA NOTTE
Noi abbracciati la notte,
noi vide la notte a riva
del fiume sommersi
nel volto e nei capelli.
Noi l'aurora scoprì
strettissimi all'ala
delle mani e dementi:
e un albero, un altro albero
ancora ne parla alla gente.
Notizia avrai da un frutto
mangiato a primavera.
(da Eclisse, 1940)
.
Gianfranco Contini colloca Libero De Libero tra i pochi poeti surrealisti italiani. Questa scena dal sapore mitologico, sospesa tra una bucolica fantasia onirica che indaga l’inconscio e l’essenza umana e il leitmotiv di molta della pittura romana dell’epoca – Cavalli, Cagli, Gentilini, Savinio e i loro bagnanti – ne è un buon esempio.
.
CORRADO CAGLI, “I NEOFITI”, 1934 – COLLEZIONE PRIVATA
.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
Ora è un tempo che non mi basta.
LIBERO DE LIBERO, Eclisse
Nessun commento:
Posta un commento