venerdì 11 gennaio 2019

Tutti i grandi sogni


KARMELO C. IRIBARREN

LA FAVOLA È FINITA

La favola è finita,
amico: questa è la vita.
Tutti i grandi sogni
con i quale finora
ti sei trastullato,
puoi lasciarli all'ingresso.
Qui non servono a niente.

(da Dal fondo del bar, 1999)

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Avevo pochi anni, e vent'anni sembran pochi, poi ti volti a guardarli e non li trovi più” canta il “principe” Francesco De Gregori in Bufalo Bill. La poesia di Karmelo C. Iribarren, poco più che trentenne all’epoca in cui scrisse questi versi amarissimi, verte proprio sulla fine della gioventù, sul tramonto dei sogni. Un sentimento che tutti noi che abbiamo scollinato ormai quell’età abbiamo conosciuto, come il Guido Gozzano dell’erede prescelto, che scriveva: “A trent'anni si ricordano i venti con lo strazio della giovinezza che non si rassegna a morire. E forse in nessun'età della vita è tanto triste volgersi indietro”.

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Perez

DIPINTO DI FABIAN PEREZ

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LA FRASE DEL GIORNO
A trent'anni non si hanno delle pene infinite, perché si ha ancora troppa speranza, e non si hanno più desideri esagerati, perché si ha già troppa esperienza.
PIERRE BAILLARGEON, Commerce




IribarrenKarmelo C. Iribarren (San Sebastián,  19 settembre 1959), è un poeta spagnolo, autodidatta. Associata al “realismo sporco” di Bukowski e Carver, in realtà la sua è una poesia più minimale, molto spesso frutto di osservazione della strada e dei bar, che l’ha fatta definire “realismo pulito” e “poesia di esperienza”. Tra le sue raccolte poetiche Serie B, Dal fondo del bar, Ondata di gelo, Attraversando la notte, La pelle della vita.


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