JUAN LAURENTINO ORTIZ
SERA
Il mondo è un pensiero
intessuto di luce.
Un pensiero felice.
Dalla beatitudine,
il mondo è germogliato.
È emerso
dall’estasi, dalla felicità,
pieno di sé, questa sera,
infinita, infinita,
con gli alberi e gli uccelli
dell’infanzia, di quale infanzia?
Di quale sogno d’infanzia?
(Tarde, da L’acqua e la notte, 1933)
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Una sera dolcissima, come queste sospese tra l’inverno e la primavera in cui gustiamo la lunghezza del giorno e la bellezza dei tramonti nell’aria più mite: il poeta argentino Juan Laurentino Ortiz scopre nel paesaggio la bellezza, trova in quell’enigmatico frammento di cosmo il mistero della grazia e la coglie con la felicità di quando era bambino.
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FOTOGRAFIA © TRAVEL WITH BERNIE
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LA FRASE DEL GIORNO
Qui ti ho visto, spirito della primavera, danzare o tranquillamente ardere come la gioia senza nome, trasparenza impossibile della felicità fluttuante sulla polvere.
JUAN LAURENTINO ORTIZ, Il pioppo e il vento
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