PAUL ÉLUARD
NOI DUE
Noi due tenendoci per mano
Ci crediamo dovunque a casa nostra
Sotto l’albero dolce sotto il cielo nero
Sotto ogni tetto nell’intimità
Nella strada vuota in pieno sole
Negli occhi vaghi della folla
Accanto a saggi e a folli
Tra i fanciulli e gli adulti
L’amore non è fatto di misteri
Noi siamo l’evidenza stessa
Credono d’essere a casa nostra
Tutti gli innamorati
(da Le Phénix, 1951 - Traduzione di Vincenzo Accame)
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L’amore universale, l’amore che ha un respiro cosmico è spesso protagonista delle poesie di Paul Éluard: il poeta francese, del resto, nella famosa inchiesta promossa da André Breton nel 1929, confessò di riporre in esso “la speranza di amare sempre, qualunque cosa accada all’essere amato”. Ed è questo l’amore di Noi due, un ponte tra l’uomo e la donna certamente, ma un ponte che li collega alle anime di tutti gli innamorati.
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LEONID AFREMOV, “UNDER ONE UMBRELLA”
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LA FRASE DEL GIORNO
Amando, ho creato tutto: reale, immaginario / Ho dato la sua ragione, la sua forma, il suo calore / E il suo ruolo immortale a colei che mi illumina.
PAUL ÉLUARD
Paul Éluard, pseudonimo di Eugène Émile Paul Grindel (Saint-Denis, 14 dicembre 1895 – Charenton-le-Pont, 18 novembre 1952), poeta francese, è stato tra i maggiori esponenti del movimento surrealista. La sua poesia evolve da tematiche individualiste, di lirismo amoroso, a contenuti di forte ispirazione sociale.
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