ELSE LASKER-SCHÜLER
UN VECCHIO TAPPETO TIBETANO
La tua anima che la mia ama,
è intrecciata con lei nel Tibet del tappeto.
Raggio nel raggio, colori innamorati,
stelle che si rincorrono lungo il cielo.
I nostri piedi poggiano sulla preziosa trama
ma per mille e mille maglie son distanti.
O dolce figlio del Lama
sul trono del fiore muschiato,
da quanto tempo ormai la tua bocca la mia bacia
e la tua guancia è sulla mia
per i tempi trapuntati dai colori?
(da Poesie, Acquaviva, 2004 – Traduzione di G. D’Ambrosio Angelillo)
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Else Lasker-Schüler fu la principale esponente della poesia ebraica tedesca: temi d’amore nella sua opera si mescolano a preghiere e riflessioni religiose e bibliche, attenzione anche all’Oriente come un luogo mitico. Così appare anche quel Tibet richiamato da un tappeto in questa poesia pubblicata la prima volta sulla rivista Der Sturm l’8 dicembre 1910: la metafora esprime perfettamente l’essenza del vero amore, che è un intrecciarsi di fili, un tessuto di dare e avere che rende un armonico disegno.
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HELEN VAUGHN, “YOUNG WOMAN ON A ORIENTAL RUG”
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LA FRASE DEL GIORNO
È necessario percepire l’attimo dell’amore, / allora vediamo la patria reciprocamente nei nostri occhi.
ELSE LASKER-SCHÜLER, Poesie
Else Lasker-Schüler, all'anagrafe Elisabeth Schüler (Elberfeld, 11 febbraio 1869 – Gerusalemme, 22 gennaio 1945), poetessa tedesca. Frequentò l’ambiente espressionista, i cui autori la sostennero economicamente dopo il secondo divorzio. Nel 1933, pochi mesi dopo aver vinto il Premio Kleist, emigrò a Zurigo in seguito alle minacce naziste.
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