La casa natale di Friedrich Nietzsche a Röcken, nel Länd tedesco della Sassonia-Anhalt, non sarà demolita per realizzare una miniera a cielo aperto per l’estrazione del carbone di lignite.
Lo ha annunciato il ministro dell’Economia del Land, Reiner Haseloff.
Lo ha annunciato il ministro dell’Economia del Land, Reiner Haseloff.
A Röcken Nietzsche nacque nel 1844 e vi rimase fino all’età di sei anni, quando, alla morte del padre, si trasferì con la madre a Naumburg. Il villaggio natale, che ha solo 600 abitanti, conserva altresì la scuola dove studiò, la chiesa in cui fu battezzato e la tomba che accoglie i suoi resti.
L’impresa mineraria aveva già effettuato dei carotaggi e sperava di poter concretizzare il progetto su oltre 8.000 ettari di terreno. Per fortuna è prevalsa la necessità di conservare il patrimonio storico e culturale.
È sempre triste venire a conoscenza di fatti come questo, che siano l’incendio al Castello Reale di Moncalieri o il crollo di storiche mura o il bombardamento dei Buddha di Bamiyan da parte dei talebani: sono piccoli passi verso l’oblio, verso la notte del ricordo: perché, per dirla con una frase dello stesso Nietzsche: “Il futuro appartiene a chi ha la memoria più lunga”.
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LA FRASE DEL GIORNO
Non importa “dove” si milita. Importa solo “come”.
INDRO MONTANELLI, Il generale Della Rovere
6 commenti:
ti piace Nietzsche? perchè?
e perchè hai scelto il canto delle sirene?
non credo si tratti di avere una passione per Nietzsche o meno ... ma della logica e dei criteri secondo cui cui spesso si decide di abbattere, distruggere o sostituire una cosa con altro ...
una cosa che non è così banale o irrilevante ma che ha significato in quanto, "aldilà del bene e del male", ha lasciato un segno indelebile.
chiederne il "perchè" tradisce un non saper cogliere la ricchezza delle cose per quello che sono.
Liliana
ma io l'avevo chiesto a DR, non a te..o forse sei tu, liliana, la parte femmina di DR?
Calma, ragazze...
Rispondo con ordine:
1) Non è tanto Nietzsche e la sua filosofia. È l'idea di abbattere la sua casa che non mi va giù. Ma poteva essere la casa di Petrarca, di Dante, di Giovanni XXIII, di Lenin, di Proust... E comunque anche in Nietszche ho trovato motivo di riflettere.
2) Non sono liliana :)
3) Ho scelto "Il canto delle sirene" in omaggio alla mia formazione classica. Mi sembrava un buon titolo per un blog dove fermarsi un attimo e ascoltare e naturalmente dire la propria. Certo, la mia voce non è ammaliante, ma tant'è. L'alternativa era "Lo specchio", in omaggio a Borges e Wilde, ma ho finito per scegliere questo.
Grazie per le visite.
la voce dal vivo non la conosco, ma l'abilità della voce del poeta è certo molto simile ad un canto di sirena: ammaliante quanto basta a far ritornare spesso in visita ai tuoi piacevoli, curati e 'letterati' blogs...!
Luciana
http://www.comoinpoesia.com
http://lucianabianchicavalleri.com
Grazie, Luciana.
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