Oggi, 23 aprile è la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d'Autore, organizzata dall'UNESCO. La data è stata scelta perchè proprio in quel giorno del 1616 si spensero tre grandi scrittori: William Shakespeare, Miguel de Cervantes e Garcilaso de la Vega.
Nel messaggio del Direttore generale dell'UNESCO Koïchiro Matsuura si legge:
"La proclamazione del 2008 Anno Internazionale delle Lingue da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ci invita, inoltre, a riconsiderare un’altra dimensione del libro, complementare a quelle di cui s’è fatta menzione in precedenza: la dimensione linguistica dell’attività editoriale.
Il libro è, in effetti, un supporto all’espressione che vive per mezzo della lingua e nella lingua. Ogni libro è scritto, prodotto, scambiato, usato e apprezzato entro un determinato quadro linguistico.
Scegliendone la lingua l’autore seleziona anche i suoi lettori, che dovranno essere in grado di comprenderlo. La traduzione permette di stabilire ponti linguistici che procureranno tanto nuovi libri che nuovi lettori.
Quando una lingua non ha accesso al mondo dell’editoria viene esclusa, insieme a coloro che la parlano, da una gran parte della vita intellettuale e dell’attività economica della società. Da ciò discende l’importanza dello sviluppo del multilinguismo attraverso la traduzione".
Il libro è, in effetti, un supporto all’espressione che vive per mezzo della lingua e nella lingua. Ogni libro è scritto, prodotto, scambiato, usato e apprezzato entro un determinato quadro linguistico.
Scegliendone la lingua l’autore seleziona anche i suoi lettori, che dovranno essere in grado di comprenderlo. La traduzione permette di stabilire ponti linguistici che procureranno tanto nuovi libri che nuovi lettori.
Quando una lingua non ha accesso al mondo dell’editoria viene esclusa, insieme a coloro che la parlano, da una gran parte della vita intellettuale e dell’attività economica della società. Da ciò discende l’importanza dello sviluppo del multilinguismo attraverso la traduzione".
Fotografia © Dr. Markus Gossler
"Anche libri di scarso valore sono pur sempre libri e perciò per me cosa sacra" scrive Gunter Grass nel suo capolavoro, "Il tamburo di latta". Ecco perché aborro i roghi di libri, che siano quelli nazisti di Berlino negli Anni Trenta o quelli immaginati da Ray Bradbury in "Fahrenheit 451", o quelli dei fondamentalisti religiosi. Leggiamo, allora, e lasciamo leggere, perché, come disse Plinio il Vecchio, "Non vi è libro tanto brutto che non possa essere in qualche parte utile".
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LA FRASE DEL GIORNO
Quelli che amano abbracciano qualcosa che è in loro piuttosto che abbracciarsi tra loro.
GIBRAN KAHLIL GIBRAN, Sabbia e spuma
GIBRAN KAHLIL GIBRAN, Sabbia e spuma
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