MARIO LUZI
I MAGI
Non ha volto, si cela
dentro sé il tempo –
così ci confonde
esso, ci gioca
con i suoi inganni –
a volte
duramente,
duramente ci disorienta.
Ed ecco, in un frangente
prima non osservato
o in uno
sorpassato
dal flusso
e dimenticato
o in altro ancora
rimasto
oscuro dietro le dune,
qua o là,
qua o là, seme sepolto
in terra molto arida
e molto pesticciata,
potrebbe all’improvviso
il futuro disserrarsi
in luci, sfavillare il tempo
dove? da una qualsiasi parte.
Andavano cauti loro, i Magi,
occhiuto era il viaggio
in avanti
o a ritroso? procedendo
o tornando
ai luoghi
d’un’ignota profezia?
Sapevano e non sapevano
da sempre la doppiezza del cammino.
L’avvenire o l’avvenuto…
dove stava il punto?
e il segno?
da dove era possibile il richiamo?
Non è ricaduta
inerte nel passato
e neppure regressione
nel guscio delle cose già sapute
questo
ritorno della strada
spesso
su se medesima,
ma nuova
conoscenza, forse,
ed illuminazione
di un bene avuto e non ancora inteso –
dice
uno di loro
e gli altri lo comprendono
sì e no, ma sanno
ed ignorano all’unisono…
e proseguono
insieme,
vanno e vengono
insieme nel va e vieni del viaggio.
(da Frasi e incisi di un canto salutare, Garzanti, 1990)
.
Ad essere in cammino verso la luce, come i Magi che si festeggiano oggi nel giorno dell'Epifania, è secondo Mario Luzi l'intera umanità, che si bilancia nel confuso gioco del tempo e percorre il cammino domandandosi se mai possa emergere un segno capace di indicare un senso oggettivo del vivere.
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ILLUSTRAZIONE © NARA
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LA FRASE DEL GIORNO
Il tempo finito sgrana i germi / del nuovo, dell’intatto, e a te che vai / persona semiviva tra due gorghi / tra passato e avvenire giunge al cuore / la freccia dell’anno…
MARIO LUZI, Onore del vero
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Mario Luzi (Castello di Firenze, 20 ottobre 1914 – Firenze, 28 febbraio 2005), poeta italiano, fu uno dei grandi rappresentanti dell’Ermetismo. Più volte candidato al Nobel, fu insignito della Legion d’Onore. Fu Accademico della Crusca e senatore a vita.
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