EDUARD SANAHUJA
HA UNA POESIA NASCOSTA
Da bambino nascondeva tutti i ciottoli verdi
che cercava con amore in calde spiagge
nei cassetti segreti dell’armadio del nonno
o sul fondo del lavandino come gemme sottomarine.
Nascondeva nel letto il freddo delle spine
e nella credenza nascondeva carta e matite.
Da grande ha fatto lo stesso, più o meno lo stesso,
con cose scelte meglio e nascondigli più rispettabili.
(da Mirador, 1984)
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C’è una celebre scena nel Favoloso mondo di Amélie, film francese del 2001, in cui la protagonista scopre per caso in un nascondiglio nel suo appartamento parigino una scatoletta di latta con giocattoli e piccoli ricordi. La ragazza indaga e riesce a far ritrovare a quel bambino, divenuto ormai un uomo maturo, quel piccolo “tesoro” di emozioni. Tutti abbiamo raccolto e conservato oggetti insignificanti della nostra infanzia: sassi levigati ai nostri occhi di bambino – come dice il poeta catalano Eduard Sanahuja – sembravano preziose gemme, altro aveva la forza della leggenda e del talismano. Abbiamo continuato a farlo, non ci siamo fermati mai: crescendo, abbiamo cambiato oggetti e nascondigli, ma abbiamo sempre conservato le emozioni, nelle poesie.
FOTOGRAFIA © EDILCOMMERCE
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LA FRASE DEL GIORNO
L'emozione è un dono che giunge di sorpresa, un enunciato mitico più che una proprietà umana.
JAMES HILLMAN, Re-visione della psicologia
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