BILLY COLLINS
LIU YUNG
Questo poeta della dinastia Sung è così infelice.
Il vento sospira tra gli alberi,
un cigno solitario passa là in alto,
e lui è solo nella sua barchetta, sull’acqua.
Se soltanto apprezzasse quanto me
la vita nella Cina dell’undicesimo secolo:
niente cartoni animati a tutto volume in tv,
niente musica dal camioncino dei gelati,
solamente il richiamo orgoglioso degli uccelli
e lo scorrere regolare di un orologio ad acqua.
(da Balistica, Fazi, 2011 - Traduzione di Franco Nasi)
.
Confesso di avere qualche volta desiderato anch’io – di possedere una macchina del tempo per sfuggire alle insidie di questo XXI secolo e apprezzare come il poeta statunitense Billy Collins le tranquillità di certi altri periodi storici. Ma sono rinsavito in tempo ripensando alle comodità e alle tecnologie di adesso (una settimana fa è mancata la corrente per oltre 4 ore e mi sembrava di essere un troglodita). Quanto al povero Liu Yung (o Yong), fu un poeta cinese della dinastia Song, vissuto a cavallo tra X e XI secolo, inventore dello stile dolce dello “ci”, genere poetico di forma regolata, con versi di lunghezza variabile e norme metriche molto rigorose.
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LIN CHUN, “UCCELLI, BAMBÙ E CAMELIE”
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LA FRASE DEL GIORNO
Un poeta geniale può essere definito un primo ministro senza abiti da cerimonia.
LIU YUNG
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