MIGUEL MÉNDEZ CAMACHO
SCRITTO SUL DORSO DI UN ALBERO
Non ricordo se l’albero dava frutti
o ombra,
so solo che dava uccelli.
Che era al centro del cortile
e dell’infanzia.
Che nel legno morbido
incisi il tuo nome sopra
un cuore trafitto.
E non ricordo altro:
tanto salì il tuo nome con l’albero
che potesti fuggire
nella prima messe che diede uccelli.
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La dolcezza e l’ingenuità poetica dell’infanzia permeano questi versi del poeta e saggista colombiano Miguel Méndez Camacho: tutti noi abbiamo sognato con le nostre compagne e i nostri compagni di giochi, ci siamo avvicinati a qualcosa che forse non era amore vero ma un sentimento anche più profondo, istintivo. Crescendo l’abbiamo visto volare via, come gli uccelli dall’albero, ma è rimasto comunque inciso a fuoco in qualche parte di noi.
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ILLUSTRAZIONE © CUANTOHIPSTER
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LA FRASE DEL GIORNO
Un primo amore mette nel cuore profonde radici che soffocano ogni minima traccia dei sentimenti anteriori.
AUGUSTE VILLIERS DE L’ISLE-ADAM, Racconti crudeli
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