RENZO LAURANO
CHIARA RIDE
Chiara al tuo ridere vedo i pagliacci
Cercano invano di darsi un contegno.
Ebra di giostra a un cavallo di legno
rotta ti abbracci.
Dentro il tuo ridere vedo le arance
che mangi. Ridi coi gusti più buoni
del mondo in bocca. Tu ridi a spintoni
schianti le guance.
Il tuo bel ridere aperto è un piacere
vivere. Ridi ignorando la scenica
arte del riso e fai sempre domenica
con sonagliere.
Dentro il tuo tremulo riso balletti.
Scoppiano tinte gazose. A gran gala
tintinna un féstival: razzi bengala
e mortaretti.
(da Chiara ride, Mondadori, 1934)
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La “fanciullesca sensualità” che i critici affibbiano alla poesia di Renzo Laurano prorompe nel riso scanzonato di questa ragazza Chiara: scoppiettante e frizzante, consente al poeta di utilizzare immagini che richiamano allegre e colorate situazioni, di riuscire anche ad esprimere con il suono stesso delle parole quell’esplosione di risate.
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ALYSSA MONKS, “LAUGHING GIRL”
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LA FRASE DEL GIORNO
Quando mi sentirai ridere, amore taciturno, / Crederai di ascoltare la musica dei miei braccialetti sottili. / O penserai che il vento, a cavalcioni sulla prua, / Si è messo a canticchiare una gioiosa canzone di marinai.
JUANA DE IBARBOUROU, La rosa dei venti
Renzo Laurano, pseudonimo di Luigi Asquasciati, (Sanremo, 2 febbraio 1905 – 16 maggio 1986), poeta italiano. Fondatore del Club Tenco e presidente della commissione di selezione delle canzoni per il Festival di Sanremo, organizzò numerosi premi letterari. La sua poesia ha giochi estetici ed eleganti toni parnassiani.
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