sabato 13 dicembre 2014

Il più bello dei sogni

 

NAZIM HIKMET

ANIMA MIA

Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
e come s’affonda nell’acqua
immergiti nel sonno
nuda e vestita di bianco
il più bello dei sogni
ti accoglierà

anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
abbandonati come nell’arco delle mie braccia
nel tuo sonno non dimenticarmi
chiudi gli occhi pian piano
i tuoi occhi marroni
dove brucia una fiamma verde
anima mia.

(da Poesie d’amore, Mondadori – Traduzione di Joyce Lussu)

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“La tua anima è un fiume, mio amore, / scorre in alto tra le montagne / tra le montagne verso la piana / verso la piana senza poterla raggiungere”. Il poeta turco Nazim Hikmet soffre di nostalgia per l’amata, lui per anni recluso in carcere o esule all’estero e separato da lei. Ma, come si sia, il vero amore è desiderare il bene dell’amato. Ecco allora questa dolcissima visione della donna nel sonno, il poeta la prega di abbandonarsi alla dolcezza del sogno, al languore del sonno, dove è racchiusa ora la sua carezza d’amore.

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Casorati

FELICE CASORATI, “IL SOGNO DEL MELOGRANO”

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LA FRASE DEL GIORNO
Tu porti in te un riflesso di me stessa, una parte di me. Ti ho sognato, ho desiderato la tua esistenza.
ANAÏS NIN, Henry e June




Nâzım Hikmet Ran (Salonicco, 15 gennaio 1902 – Mosca, 3 giugno 1963), poeta, drammaturgo e scrittore turco naturalizzato polacco. Definito "comunista romantico" o "rivoluzionario romantico, è considerato uno dei più importanti poeti turchi dell'epoca moderna. Considerato sovversivo dal regime, scontò 17 anni di carcere prima dell’esilio nei paesi dell’est europeo.


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