LUCÍA RIVADENEYRA
OFFERTA
Perché mi lasciasti
bruciata da carezze
in un letto senza domani
nuda di emozioni
vestita della tua assenza
ti offro il mio silenzio
pugno di vento
che sibila il tuo nome.
(Ofrenda, da Rescoldos, 1987- Traduzione di Emilio Coco)
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I versi della poetessa messicana Lucía Rivadeneyra coniugano sovente memoria, assenza e desiderio in un erotismo talora onirico, talora carnale: “L’attaccapanni soffre con me / se stacchi i tuoi indumenti per andartene” o ancora “Una donna di mare ama i naufraghi / del sogno”. Qui siamo nella fase di un’assenza dolorosa che però ancora non si rassegna, vorrebbe condannare la storia al silenzio, ma continua a sentire l’amato su di sé, a sperare che risponda ancora alla sua invocazione.
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NELINA TRUBACH-MOSHNIKOVA, “SENZA TITOLO”
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LA FRASE DEL GIORNO
Solo si tratta delle tue mani / che sogno, per cui vivo e mi struggo / nonostante l’anestesia del tempo.
LUCÍA RIVADENEYRA
4 commenti:
Non conoscevo questa poetessa...bello il suo modo di rendere la mancanza sentita.
Sì, molto bello. Altre sue poesie sono sparse qua e là per il blog
uhm…
a volte mi domando se è giusto rincorrere tanto un'altra persona…
se questi siano amori o ossessioni…
questo al di là della piacevolezza ovvia dei versi…
Ciao DR :)
È giusto? Probabilmente no, ma le ragioni del cuore seguono vie che transigono dalla logica.
Ciao, Rosanna
Daniele
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