lunedì 10 marzo 2014

Ode alle violette

 

LUIS CERNUDA

VIOLETTE

    Leggere, roride, melodiose,
oscura luce viola che s'insinua,
in verdi valve perla vegetale,
sono un grido di marzo, un sortilegio
d'ali nascenti nella tepida aria.
    Calme sorridon, fragili, fedeli,
con muto incitamento, come affiora
il sorriso da fresco labbro umano.
Ma la forma di grazia non illude:
non promessa cui segua tradimento.
    Nel muovere alla morte vittoriose
reggono un tratto, esse pur sì fragili,
nella corolla il tempo; il loro istante,
esempio dell'effimera bellezza,
si fa viva malia nella memoria.

(da Las nubes, 1943 – Traduzione di Oreste Macrì)

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“C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, / anzi d'antico: io vivo altrove, e sento / che sono intorno nate le viole”: tutti ricordiamo dai tempi della scuola questi versi di Giovanni Pascoli. Le violette sono uno dei primi fiori a sbocciare quando ancora il calendario astronomico segna l’inverno: sono un annuncio di primavera, un segno di rinascita. Come nota il poeta spagnolo Luis Cernuda, si ergono apparentemente fragili ma urlano al mondo tutta la bellezza della vita che ritorna a fiorire.

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FOTOGRAFIA © LA STANZA DA THE

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LA FRASE DEL GIORNO
Anche se pesa sull’anima vagamente / il vuoto oscuro della vita, / non possono pesare sulla sua ombra / alcune violette, / ed è bello lasciarle così, / fresche nella nebbia, / con l’allegria di una piccola cosa pura / che riscatta l’antico dolore.
LUIS CERNUDA, Las nubes




Luis Cernuda Bidón (Siviglia, 21 settembre 1902 – Città del Messico, 5 novembre 1963), poeta spagnolo. Come molti poeti della "generazione del '27", dopo la guerra civile ha ricercato un'espressione poetica diretta, una tematica umana e oggettiva che rifiuta però una generica etichetta di realismo.


6 commenti:

Federica ha detto...

Ma che bella. Amo le violette, il loro profumo e il loro colore.
In montagna, in questo periodo, ci sono violette dappertutto, ed è uno spettacolo!
Posso copiarti nel mio blog?
Buona giornata, Federica

DR ha detto...

Ciao, Federica. Copia, copia pure...

Paolo ha detto...

Era più bravo Pascoli.... Andrò a spiare ai piedi della quercia dove ogni anno fanno capolino e le cercherò lungo le prode dei fossi. Spero di trovarle, anche quest'anno....

DR ha detto...

Concordo: Pascoli ha un passo in più. Qui di viole prati e prati

Vania ha detto...

..Piccoli accordi..."note" sul pentagramma della primavera.:)

ciaoo Vania:)

DR ha detto...

eh, Vania, tu ricordi l'altra poesia di Machado che ho messo. A proposito, bella la foto, di chi sarà? :-)