RAINER MALKOWSKI
AL MIO POSTO
Lo so
che tutto è già stato descritto:
l’amore, l’odio, l’ira e il dolore.
Lo so.
Lo so
che ogni parola ha infiniti padroni:
morti e vivi, sinceri e falsi.
Lo so.
Ma so anche
che a nessun altro è dato di vivere me stesso.
Ecco perché a nessuno concedo
di parlare al mio posto.
(da Che mattino, 1975 - Traduzione di Gio Batta Bucciol)
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La riflessione di Rainer Malkowski, poeta tedesco, è anteriore alla nascita dei social network, alla smisurata espressione dell’ego che essi rappresentano, alla possibilità di dire tutto su tutto e di tutti. Forse Malkowski qualche dubbio l’avrebbe avuto adesso... A parte gli scherzi, questa sua poesia è un inno a quella “libertà di costruirsi una propria necessità interiore” che è alla base della sua poetica.
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RENÉ MAGRITTE, “LA CLARVOYANCE”
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LA FRASE DEL GIORNO
Spesso considero lo scriver poesie un’attività inutile, ma mi capita anche di essere orgoglioso di compiere l’inutile.
RAINER MALKOWSKI
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