EVGENIJ EVTUŠENKO
NO, L’ISTRUZIONE
No, l’istruzione
non è nella lettura dei giornali
e neppure nei libri
che hanno vinto il tempo.
È proprio degli occhi
fermarsi sui caratteri stampati,
ma un’altra vista c’è,
quella interiore.
E forse non vi spaventa
che,
quale esperta puttana,
della falsa istruzione degli occhi vada fiero
l’analfabetismo sfrontato dello spirito?
(da Il vento del domani, 1978 - Traduzione di Evelina Pascucci)
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Risale agli Anni Settanta questa poesia di Evgenij Evtušenko, eppure il poeta russo sembra - con la visionarietà tipica dei poeti - avere precorso questa società dell’immagine e della notizia veicolata in tempo reale attraverso internet e i social media. È un invito, anche un po’ sentenzioso e moralistico, a considerare quello che si legge e si vede, a tenere sempre acceso e vigile quel sesto senso, quel terzo occhio che ci fa riconoscere la verità, a non lasciarci abbindolare dagli scritti travisati dal potere, che siano l’ultima bufala di Facebook o le parole con cui ci blandisce il politico di turno.
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A.G. VAUGHAN, “TROMPE L’OEIL OF NEWSPAPERS, BANKNOTES, PLAYNG CARDS, ENVELOPES AND PRINTS”
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LA FRASE DEL GIORNO
L’onestà senza il sapere è debole e inutile, mentre il sapere senza l’onestà è pericoloso e terribile.
SAMUEL JOHNSON, Rasselas
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