Il 6 settembre di cento anni fa nasceva a Oviedo, nelle Asturie, il poeta spagnolo Ángel González. La sua poesia, ricca di contrasti, vira dal messaggio realistico della prima opera, attraverso una scrittura più libera e fluida, verso un umorismo sottile e talora caustico. I suoi temi oscillano tra l'effimero e l'eterno, sempre considerando l'amore come l'unico valore assoluto in grado di contrastare il destino umano.
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VORREI ESSERE UN'ALGA, AGGROVIGLIATA
Vorrei essere un'alga, aggrovigliata,
alla parte più liscia del tuo polpaccio.
Soffio di brezza contro la tua guancia.
La sabbia leggera sotto i tuoi passi.
Vorrei essere acqua, acqua salata
mentre corri nuda verso la riva.
Sole che staglia nell'ombra la semplice,
sagoma di ragazza, dopo il bagno.
Vorrei essere tutto, indefinito,
intorno a te: paesaggio, luce, ambiente,
gabbiano, cielo, nave, vela, vento...
Una conchiglia che accosti all'orecchio,
ché io possa unire timidamente,
al suono del mare, il mio sentimento.
(da Aspro mondo, 1956)
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ELEGIA PURA
Qui non accade nulla,
tranne il tempo: una musica
irripetibile
che risuona,
già spenta,
in un cuore vuoto e abbandonato,
che qualcuno si prende un momento
per ascoltare
e poi buttare via.
(da Campione, corretto e ampliato, di alcuni procedimenti narrativi e degli atteggiamenti sentimentali che abitualmente comportano, 1977)
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CERTE SERE
Una tristezza insolita
mi invade certe sere.
Quella di oggi è una di quelle.
Nel soggiorno buio
e triste,
rimango in attesa
che la luna certifichi la morte del giorno.
Questo è finalmente il quarto
calante di una luna piena
dalla luce emaciata
che conferma quanto mi aspettavo:
il giorno
che mi ha fatto tanto male è già morto.
E la notte è il sogno: finalmente, il nulla.
(da Niente di grave, 2008)
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Altre poesie di Ángel González sul Canto delle Sirene:
- Alla finestra, l'amore
- Allora
- A mano amata
- Appoggi la mano
- Artrite metafisica
- Avvenire
- A volte, in ottobre, è quello che avviene
- Bosco
- Caduta
- Canzone d'inverno e d'estate
- Canzone per cantare una canzone
- Canzone per un'amica
- Come se mai
- Crepuscolo, Albuquerque, inverno
- Deissi in fantasma
- Domenica
- Finché esisterai
- Ieri
- Il cosiddetto crepuscolo
- Il giorno se ne è andato
- Invano
- Inventario dei luoghi propizi all'amore
- L'autunno si avvicina
- La verità della finzione
- Le ceneri di un sogno
- Leggo poesie
- L'inverno
- Mi basta così
- Miracolo di luce
- Non c'è fretta
- Ogni amore è effimero
- Ordine (Poetica cui altri si dedicano)
- Poetica che provo talvolta ad applicare
- Quasi inverno
- Queste poesie
- Sole già assente
- Sono bartok di tutto
- Sono i gabbiani, amore
- Speranza
- Stai fermo
- Testo da cantare la domenica
- Un lungo addio
- Vecchio arazzo
- Vengo dalla guerra
- Volevo
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LA FRASE DEL GIORNO
Non penso, dunque esisto / anche se appena, malamente.
ÁNGEL GONZÁLEZ, Niente di grave
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Ángel González Muñiz (Oviedo, 6 settembre 1925 – Madrid, 12 gennaio 2008), poeta spagnolo della Generazione del ‘50. Premio Principe delle Asturie nel 1985 e Premio Regina Sofia nel 1996. La sua opera mescola intimismo e poesia sociale con un tocco ironico. Il passare del tempo, l’amore e la civilizzazione sono i suoi temi ricorrenti, giocati su toni di un’ottimistica malinconia.

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