NANCY BACELO
MI SORPRENDO IN POSTI
Mi sorprendo in posti
dove non sono mai stata
per esempio in questo
caffè lontano e solitario
su un tavolo scuro
e sbiadito
Mi sorprendo a chiamarti
dirti
che suona un tango
e dice "Tesoro, non badargli"
quel tango
che suona nella pioggia
cosa vuoi
mi scioglie
(da il pane quotidiano, 1975)
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C'è un bel libro dello scrittore bulgaro Georgi Gospodinov intitolato Cronorifugio: Gaustìn, un personaggio che vaga nel tempo, inaugura una "clinica del passato" dove accoglie quanti hanno perso la memoria per aiutarli a riappropriarsi dei loro ricordi. A un certo punto il protagonista che insegue Gaustin afferma "Sono talmente tanti i posti dove non sono. Non sono a Napoli, a Tangeri, Coimbra, Lisbona, New York, Jambol e Istanbul. Non solo non ci sono, ma non ci sono dolorosamente. Non sono in un piovoso pomeriggio a Londra, non sono nel baccano di Madrid la sera, non sono a Brooklyn in autunno, non sono nelle domenicali strade deserte a Sofia o a Torino, nel silenzio di una cittadina bulgara del 1978... Talmente tante volte non ci sono. Il mondo è sovraffollato dalla mia assenza. La vita sta là, dove io non sono. Dovunque io sia..." A quell'atmosfera nostalgica mi ha fatto pensare la poetessa uruguaiana Nancy Bacelo, a quell'essere altrove con cui talvolta la memoria ci inganna, ai suoi déja vu, ai "falsi ricordi" che è capace di generare.
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FABIAN PEREZ, "IL VERSO I"
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LA FRASE DEL GIORNO
Rivolte del suono / le parole -/ costante cavalcata / della lingua - / mentre un marinaio solitario / fa vacillare la memoria.
NANCY BACELO, I musicisti continuano a suonare
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Nancy Bacelo (José Batlle y Ordóñez, 10 luglio 1931 - 1° settembre 2007), scrittrice e poetessa uruguaiana. Nel 1961 organizzò la Feria Nacional de Libros, Grabados, Dibujos y Artesanías, spazio culturale di diffusione letteraria e artistica, unico mezzo di trasmissione delle sue poesie, che terminò con la sua scomparsa.