W. H. AUDEN
LA VERITÀ, VI PREGO, SULL’AMORE
Dicono alcuni che amore è un bambino
e alcuni che è un uccello,
alcuni che manda avanti il mondo
e alcuni che è un’assurdità
e quando ho domandato al mio vicino,
che aveva tutta l’aria di sapere,
sua moglie si è seccata e ha detto che
non era il caso, no.
Assomiglia a una coppia di pigiami
o al salame dove non c’è da bere?
Per l’odore può ricordare i lama
o avrà un profumo consolante?
È pungente a toccarlo, come un prugno
o è lieve come morbido piumino?
È tagliente o ben liscio lungo gli orli?
La verità, vi prego, sull’amore.
I manuali di storia ce ne parlano
in qualche noticina misteriosa,
ma è un argomento assai comune
a bordo delle navi da crociera;
ho trovato che vi si accenna nelle
cronache dei suicidi
e l’ho visto persino scribacchiato
sul retro degli orari ferroviari.
Ha il latrato di un alsaziano a dieta
o il bum-bum di una banda militare?
Si può farne una buona imitazione
su una sega o uno Steinway da concerto?
Quando canta alle feste è un finimondo?
Apprezzerà soltanto roba classica?
Smetterà se si vuole un po' di pace?
La verità, vi prego, sull’amore.
Sono andato a guardare nel bersò
lì non era mai stato;
ho esportato il Tamigi a Maidenhead,
e poi l’aria balsamica di Brighton.
Non so che cosa mi cantasse il merlo,
o che cosa dicesse il tulipano,
ma non era nascosto nel pollaio
e non era nemmeno sotto il letto.
Sa fare delle smorfie straordinarie?
Sull’altalena soffre di vertigini?
Passerà tutto il suo tempo alle corse
o strimpellando corde sbrindellate?
Avrà idee personali sul denaro?
È un buon patriota o mica tanto?
Ne racconta di allegre, anche se spinte?
La verità, vi prego, sull’amore.
Quando viene, verrà senza avvisare,
proprio mentre sto frugando il naso?
Busserà la mattina alla mia porta
o là sul bus mi pesterà un piede?
Accadrà come quando cambia il tempo?
Sarà cortese o spiccio il suo saluto?
Darà una svolta a tutta la mia vita?
La verità, vi prego, sull’amore.
(da La verità, vi prego, sull’amore, Adelphi, 1994 - Traduzione di Gilberto Forti)
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“Sono sostanzialmente versioni moderne della folk ballad, e la ballata popolare è il genere che consola il lettore per la sua intonazione se non con il suo contenuto narrativo” scrive Iosif Brodskij delle poesie di W. H. Auden e in effetti furono musicate da Benjamin Britten. Eppure, e Brodskij da poeta lo sa bene, non si limitano a questo: non sono soltanto forma, ma anche contenuto, talvolta ironico, spesso intimamente toccanti. Tutti noi lo sappiamo che non c’è una verità sull’amore, che ogni amore, che ogni vita è diversa, ma ci ritroviamo ad aspettarlo, che sia il tranquillo ménage di due pigiami o una sete inestinguibile, che sia attesa o vertigine.
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ELLIOTT ERWITT, “CALIFORNIA, 1955”
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LA FRASE DEL GIORNO
Ciò che è vivo può amare: perché ancora / piegarsi alla sconfitta / con le braccia incrociate? / Attacca e vincerai.
W. H. AUDEN, La verità, vi prego, sull’amore
Wystan Hugh Auden (York, 21 febbraio 1907 – Vienna, 29 settembre 1973), poeta britannico naturalizzato statunitense. La sua produzione letteraria si contraddistingue per l'impegno politico, sociale ed ideologico dapprima e poi per una sensibile evoluzione in senso morale e religioso e l'uso di un linguaggio sempre più oscuro e sperimentale.