NUNO JÚDICE
COME SI FA LA POESIA
Per parlare in che modo si ottiene la poesia,
la retorica non serve. Si tratta di una cosa semplice, che non
ha bisogno di raffinatezze e di formule. Si coglie
un fiore, per esempio, ma che non si tratti di quei fiori che crescono
in mezzo ai campi, né di quelli che si vendono nei negozi
o nei mercati. È un fiore di sillabe, i cui
petali sono le vocali, e lo stelo una consonante. Si mette
nel vaso della strofa e lo si lascia stare. Perché non muoia,
basta un pezzo di primavera nell’acqua, che si va
a cercare nell’immaginazione, quando c’è un giorno di pioggia,
o si fa entrare dalla finestra, quando l’aria fresca
della mattina riempie la stanza di azzurro. Allora,
il fiore si confonde con la poesia, ma non è ancora
la poesia. Perché nasca, il fiore ha bisogno
di trovare colori più naturali di quelli
che la natura gli ha dato. Possono essere i colori del tuo
volto – il suo candore, quando il sole scende su di te –,
o il fondo dei tuoi occhi in cui tutti i colori
della vita si confondono, con la luminosità della vita. Poi,
verso quei colori sulla corolla, e li vedo scendere
sulle foglie, come la linfa che scorre nelle
vene invisibili dell’anima. Posso, allora, cogliere il fiore,
e ciò che ho in mano è questa poesia che mi hai data.
(da La casa della poesia, I Quaderni del Bardo Edizioni, 2023 – Traduzione di Emilio Coco)
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La poesia è fatta di parole, certo, dice il poeta portoghese Nuno Júdice, ma non bastano le parole per fare una poesia; occorrono altri elementi: la spontaneità, l'emozione, ma soprattutto quel "quid" che crea davvero una poesia, quella vividezza che va oltre il reale, il fattore insondabile che consente di parlare all'anima.
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FOTOGRAFIA © TAPECIARNIA
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LA FRASE DEL GIORNO
I poeti lavorano / questa materia. Le loro dita estraggono / il caso da dentro chi va / loro incontro, e sanno che l’improbabile / si trova nel cuore dell’istante, / nell’incrocio di sguardi che / la parola della poesia traduce.
NUNO JÚDICE, La materia della poesia
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Nuno Manuel Gonçalves Júdice Glória (Mexilhoeira Grande, 29 aprile 1949 – Lisbona, 17 marzo 2024), poeta, romanziere e saggista portoghese. Eesponente di spicco di quella poetica del "ritorno al reale" che si è andata delineando negli anni Settanta come reazione agli sperimentalismi dei decenni precedenti.