JORGE TEILLIER
GUARDANDO CASABLANCA
A CASA DI LORENZO PEIRANO
Rick il ¨Boss¨
non ricorda dove è stato stanotte
e io neppure.
Il piccolo Lorenzo invece di scrivere mi obbliga
a lasciare i fogli in bianco.
(Devo telefonare
ma non ricordo il numero di nessun telefono).
Oggi è morto Modugno
“Ciao, ciao bambina, non ti scordare/
vorrei trovare parole nuove/
ma piove, piove sul nostro amor”.
“Bene, uno entra e un altro esce”.
“Il mondo accoglie sempre gli amanti”
ascoltava dire Ingrid a Bogey.
“Tutto crolla e noi ci innamoriamo”.
“Il paese è pieno di traditori che cercano un capo”.
Abbiamo sempre qualcosa
di meglio da fare di ciò che davvero dobbiamo fare.
Siamo in un mondo
dove sempre possiamo essere imprigionati per un sospetto.
I tedeschi hanno perso tutte le guerre che hanno iniziato
e persino i loro discepoli
anche se imitano il passo dell’oca
nei parchi con l’odore di birra e di fritto.
Come parla un Boss?
Ci saranno gnocchi fatti in casa?
Perché Miguel Antonio non vuole lasciare il cortile?
Parleremo del pazzo Campana
o della bella suicida Antonia Pozzi?
Di loro ci darà notizie
Volpe, Il padrino armato.
Arrivederci, arrivederci.
Vado con Montale e Dora Markus
alla Casa dei Doganieri.
“Suonala ancora, Sam”.
Talvolta tutto è solo una semplice melodia
e nessuno dovrebbe ricordare.
“Suonala ancora, Sam”.
(da En el mudo corazón del bosque, 1997)
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Casablanca è il classico dei classici, quando si pensa a un film. L’intramontabile pellicola del 1942 fa da sottofondo alle meditazioni e ai pensieri sparsi – operazione un po’ futurista del poeta cileno Jorge Teillier, teorizzatore del passato come un paradiso perduto: ne nasce un gioco di contaminazioni, nella casa del giovane poeta Lorenzo Peirano, dove si assiste al film, alle vicende dei personaggi interpretati da Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, mentre la vita prosegue con i bimbi che giocano e le notizie del giorno si intrecciano ai discorsi sui poeti (italiani) ai quali ci si interessa.
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LA FRASE DEL GIORNO
In esso [in Casablanca] si svela con forza quasi tellurica il potere della Narrativa stessa, senza che l'Arte intervenga a disciplinarla.
UMBERTO ECO, Casablanca or The Clichés are having a ball
Jorge Teillier Sandoval (Lautaro, 24 giugno 1935 - Viña del Mar, 22 aprile 1996), poeta cileno della “Generazione letteraria dei ‘50”, creatore della “poesia larica”. Per lui l’importante in poesia non è l’estetica, ma la creazione del mito e di uno spazio di tempo che trascende il quotidiano.