Giugno, mese di calura e di esami scolastici, come sottolinea il poeta spagnolo Jaime Gil de Biedma ma anche di chiusura delle scuole e liberazione della grande estate. Mese che avvampa con la sua canicola e avvolge tutto quanto con la sua luce vivida e prolungata, come nota lo scrittore britannico Rudyard Kipling.
.MAUREEN GALLACE, “COLD JUNE NIGHT
.
JAIME GIL DE BIEDMA
NOTTI DI GIUGNO
A Luis Cernuda
Talora ricordo
certe notti di giugno di quell’anno,
quasi evanescenti, della mia adolescenza
(era il millenovecentoquarantanove
mi pare)
perché in quel mese
provavo sempre un’inquietudine, una piccola ansia
non appena cominciava il caldo,
niente più
che una speciale sonorità dell’aria
e una disposizione vagamente affettiva.
Erano le notti inguaribili
e la canicola.
Le ore piccole di studente solitario
e il libro importuno
accanto alla finestra spalancata (la via
da poco annaffiata spariva
sotto le fronde illuminate)
senza un’anima con cui parlare.
Quante volte ripenso
a voi, lontane
notti di giugno, quante volte
sono scoppiato in lacrime, lacrime
per essere ormai un uomo, quanto ho desiderato
morire
o sognato di vendermi al diavolo,
che mai mi ascoltò.
E tuttavia
la vita ci domina proprio perché
non è come ce la aspettavamo.
(da Compagni di viaggio, 1959)
.
.
.
RUDYARD KIPLING
DUE MESI: GIUGNO
Né speranza, né mutamento! Ci rinserrano le nuvole,
e tra le nuvole un torvo sole batte impietoso
sul seno della Città stremata,
finché la notte su noi piomba come il ricordo d’un peccato
che non conosce né sonno né pensieri di pace.
Un’ora dopo l’altra, un’arida luna a dispetto
brilla nella foschia e con la liquida luce
deride il tormento di alberi impassibili.
Lontano, mugghia il tuono la sua disperazione
alla terra che ne risuona tre volte disseccata. Fulmini
guizzano invano. Né offrono aiuto le nuvole ammassate,
ma solo un più greve peso d’aria infuocata.
V’è tregua all’alba? Guarda, da un cielo dolente
incede il giorno, tiranno dalla spada fiammeggiante!
(da Depatmental Ditties and Other Verses, 1888)
”
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LA FRASE DEL GIORNO
Giugno, bracciate di sole / nella campagna fiorita, / che dirai alla mia anima / che ti vuole ascoltare? / Che dirai alla mia anima, / giugno, di verde vestito?
CONCHA URQUIZA
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