La scrittrice e poetessa neozelandese Janet Frame nasceva il 28 agosto di cento anni fa. Diplomatasi insegnante, fu in seguito dichiarata non idonea all’insegnamento a causa della sua schizofrenia. Internata in manicomio, subì duecento elettrochoc e scampò alla lobotomia solo grazie alle sue capacità di scrittrice, vincendo pochi giorni prima dell'intervento l'Hubert Church Prose Award. La sua autobiografia, Un angelo alla mia tavola, è stata trasformata in film dalla regista Jane Campion nel 1990.
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PARLERANNO LE TEMPESTE
Parleranno le tempeste, di loro puoi fidarti.
Sulla sabbia il vento e la marea scrivono
bollettini di sconfitta, gusci imperfetti
presso il memoriale liscio d’ alberi d’altura,
alghe, uccello lacero, rasoio affilato, corno d’ariete, conchiglia.
Dacci le notizie, dicono gli asceti leggendo
e rileggendo dieci miglia di spiaggia; tra gusci vuoti, guarda,
bruciano nella stampa del sale, storie
d’inondazione: come abbandonai casa e famiglia.
Rasoio: come tagliai la gola alla luce del sole.
Corno d’ariete: come caricai danzando alla luce lanosa del sole.
Conchiglia: come la mia vita salpò su un’oscura marea.
(da The Goose Bath, 2006, in Parleranno le tempeste, Capelli, 2017 - Traduzione di Eleonora Bello e Francesca Benocci) )
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PIOGGIA SUL TETTO
Mio nipote che dorme in un seminterrato
ha messo un pannello di ferro fuori dalla finestra
per catturare il suono della pioggia sul tetto.
Io non gli dico, Il cuore consola da solo le sue pene.
Un pannello di ferro ripara solo i tetti. Tuttora illeso dalla pretesa
che cambiamento e differenza non si vedano mai, può ancora
riparare i danni ricreando l’amato suono della pioggia
che crede di aver udito nell’infanzia.
Non gli dico nemmeno, Nella vita errante della sconfitta
il ferro è un fardello, che un giorno dovrà trovare
dentro di sé nell’oscurità totale e nel silenzio
quel ferro che non solo porterà il suono perduto della pioggia
ma anche il sole, le voci dei morti, e tutto quello che è passato».
(da The Pocket Mirror, 1967, in Parleranno le tempeste, Capelli, 2017 - Traduzione di Eleonora Bello e Francesca Benocci)
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Altre poesie di Janet Frame sul Canto delle Sirene:
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LA FRASE DEL GIORNO
Vocali girano come ruote: il cocchio è vuoto. / Alte consonanti ardenti illuminano la strada deserta. / Scartando il mondo, / scartando il mondo / dove pini ancora dicono sola, sospiro, serata, e rifiuto, / rifiuto, e i loro aghi di inganno mi cadono negli occhi, / ho cominciato a scrivere.
JANET FRAME
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Janet Frame (Dunedin, 28 agosto 1924 – 29 gennaio 2004), poetessa e scrittrice neozelandese. La celebrità le derivò dalla sua drammatica storia personale: dopo anni di ricovero psichiatrico, le era stata programmata una lobotomia, annullata quando, pochi giorni prima della procedura, la sua prima pubblicazione di racconti fu inaspettatamente premiata con l'Hubert Church Prose Award.