VLADIMÍR HOLAN
RESURREZIONE
Che dopo questa vita di nuovo ci si debba svegliare
con il suono delle trombe e i corni?
Scusami Signore, ma credo
che per tutti noi il segno della resurrezione
sarà il canto semplice di un gallo…
Per un attimo ancora rimarremo a letto…
La prima che si alzerà sarà la mamma…
Sentiremo come nel silenzio accende delicatamente il fuoco,
come mette l’acqua a bollire,
e come con un gesto quotidiano
tira fuori dalla credenza il macinino del caffè.
Saremo di nuovo a casa.
(da Una notte con Amleto, 1964 – Traduzione di Angelo Maria Ripellino)
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Il Nuovo Testamento e la Tradizione cristiana teorizzano la resurrezione dei morti: alla fine dei tempi, tutti i corpi dei defunti si ricongiungeranno alle rispettive anime, ”quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. (Giovanni, 5, 29). Il poeta ceco Vladimír Holan agli squilli di tromba da kolossal hollywoodiano o da dipinto rinascimentale preferisce un mondo più piccolo, alla portata, con la nostalgia dell’infanzia e della casa, preferisce insomma tornare a quella che fu la nostra età dell’oro.
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EBERHARD KEIL, "RAGAZZA CHE DORME"
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LA FRASE DEL GIORNO
Le persone semplici sono le uniche che non cercano la felicità….
VALDIMÍR HOLAN
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Vladimír Holan (Praga, 16 settembre 1905 – 31 marzo 1980), poeta ceco. Dall’astrattismo e dal simbolismo ermetico con cui iniziò a scrivere versi passò a forme più realistiche e pessimistiche, centrate sul destino dell'uomo e della società, attuate con un linguaggio oscuro.
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