GUILLAUME APOLLINAIRE
PIOVE
Piovono voci di donne come se fossero morte anche nel ricordo.
Siete anche voi che piovete meravigliosi incontri della mia vita o goccioline.
E quelle nuvole impennate cominciano a nitrire tutto un universo di città auricolari.
Ascolta se piove mentre il rimpianto e lo sdegno piangono una musica antica.
Ascolta cadere i legami che ti trattengono in alto e in basso.
(da Calligrammi, 1918)
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È certamente una poesia visiva, influenzata dal Futurismo - si veda Corrado Govoni e Il Palombaro - ma Guillaume Apollinaire trascina, a dispetto di quelle catenelle composte di parole, echi di Simbolismo. La pioggia malinconicamente evoca il ricordo di presenze femminili mentre incombono nuvole minacciose - di lì a poco scoppierà la guerra - ma al contempo libera l’animo da ogni tensione e oppressione, che sia terrena o spirituale.
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LA FRASE DEL GIORNO
Tutte le parole che avevo da dire si sono mutate in stelle.
GUILLAUME APOLLINAIRE, Alcools
Wilhelm Albert Włodzimierz Apollinaris de Wąż-Kostrowick (Roma, 26 agosto 1880 - Parigi, 9 novembre 1918), noto con lo pseudonimo di Guillaume Apollinaire, poeta francese sostenitore di una totale libertà formale e di nuovi contenuti frutto dell’indagine dell’inconscio, fu un precursore del Surrealismo. Combattente nella Prima guerra mondiale, fu vittima dell’epidemia di febbre spagnola.