HADAA SENDOO
VIGILIA DI CAPODANNO
Adesso
tutti vanno a casa
ad accendere lampade a olio
davanti alla statua del Buddha
Adesso
beviamo il latte di cavalla
per dire addio all'anno
e salutare Tsagaan Sar
Adesso mi chiedo
se il tempo può scorrere a ritroso,
se l'amore morirà
se i vagabondi provano tristezza.
Adesso,
la notte di capodanno
lampade e candele da innumerevoli case
sono a mala pena scorte da qualche passante
nelle strade di Ulan Bator
(da Come back to Earth, 2009)
.
E dunque un altro anno se ne va. Un anno difficile, bilanciato tra la guerra in Ucraina, la crisi del gas, la seria situazione internazionale e la difficile uscita dalla pandemia. Ho scelto un poeta mongolo contemporaneo, Hadaa Sendoo, per salutare il 2022 e dare il benvenuto a un si spera più sereno 2023: accendiamo anche noi lampade a olio davanti al Buddha e ai nostri santi, facciamo tutti i gesti tradizionali – lenticchie, uva, brindisi – ed entriamo dunque nel nuovo anno.
Auguri di un buon 2023.
.
FOTOGRAFIA © KELLY SIKKEMA/UNSPLASH
LA FRASE DEL GIORNO
Un ottimista sta in piedi fino a mezzanotte per vedere l’Anno Nuovo. Un pessimista sta in piedi fino a mezzanotte per essere sicuro che l’anno vecchio sia passato.
BILL VAUGHAN
Hadaa Sendoo (Mongolia Interna, ora territorio cinese, 24 ottobre 1961), poeta e traduttore mongolo, fondatore del World Poetry Almanac. La sua poesia è influenzata dall’epica mongola, dagli imagisti russi e dalla poesia ermetica italiana del ‘900.
STATISTICHE DEL CANTO DELLE SIRENE PER L’ANNO 2022
VISITE: 46.389 (-23%)
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LE DIECI PRINCIPALI CHIAVI DI RICERCA
(escludendo “Il canto delle sirene” e simili):
- ipse valere opto
- il poeta è un fingitore
- il rombo del tuono nel cielo nuvoloso
- accade che le affinità d’anima
- mi sono rivolto mi sono voltato indietro
- balaustrata di brezza
- haiku autunno
- beltà splendea
- di che reggimento siete fratelli
- ildegarda di bingen poesie
RECORD DI VISITE: 889, il 10 maggio)
(il più basso 111 il 13 agosto)
I POST PIÙ LETTI IN ASSOLUTO NEL 2022
- Il poeta è un fingitore (Fernando Pessoa, Autopsicografia)
- Un lungo amore (Catullo, Carme 76)
- Il bimbo e la mela (Guido Gozzano, Parabola)
- L’Isola-Non-Trovata (Guido Gozzano, La più bella)
- La sfogliatrice di Pascoli (Giovanni Pascoli, Ultimo canto)
- Ciò che la primavera fa con i ciliegi (Pablo Neruda, Giochi ogni giorno…)
- Si chiamava Moammed Sceab (Giuseppe Ungaretti, In memoria)
- Apollo e Dafne
- Haiku d’autunno
- Lattiginosa d’alba (Giorgio Caproni, Prima luce)
I POST PIÙ LETTI TRA QUELLI SCRITTI NEL 2022
- La stringi tra le braccia (Gabriel Ferrater, Fede)
- Centenario di Blaga Dimitrova
- Salvando il mondo (Jorge Luis Borges, I giusti)
- Baktash Abtin
- Il petalo di ciliegio che cade (Bashō, Io se ne avessi la destrezza)
- Thiago de Mello
- Così era mutato il mondo (Dino Buzzati, Guerra)
- La luna di Kiev (Gianni Rodari, La luna di Kiev)
- Scrivo che tu sei bella (Ugo Foscolo, Il ritratto)
- Gli idoli di noi stessi (Gabriel Ferrater, Idoli)
SITI CHE LINKANO IL BLOG
(cui va Il mio doveroso grazie)
- La Poesia di Claudio Malune
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- Una gerla di idee
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