JORGE TEILLIER
QUESTE PAROLE
Queste parole vogliono essere
una manciata di ciliegie,
un sussurro - per chi? -
tra un buio e l'altro.
Sì, una manciata di ciliegie,
un sussurro - per chi? -
tra un buio e l'altro.
(da Per un paese fantasma, 1978)
“Queste parole che si allargano / come i chiari sentieri della pioggia / dove bambini scalzi / vanno a scuola la mattina. // Queste parole che crebbero sole / come la linfa nell’arbusto, e / che risalirono appena come il sangue alle guance / di una ragazza di città”. Il poeta cileno Jorge Teillier tagliò queste due strofe centrali dalla versione definitiva di questa poesia, originariamente scritta nell’aprile 1965: ne risulta una piccola perla tutta concentrata, un’esplosione di poesia, rossa e lucente come quelle ciliegie nella luce a rivelarne la forza.
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FOTOGRAFIA © RITA SENECA/UNSPLASH
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LA FRASE DEL GIORNO
Tutta la poesia è una forma di comunicazione, di comunione. Un atto d'amore. Solo i maniaci dell'isolamento e dell'oscurità possono affermare il contrario.
JORGE TEILLIER, Plan, 31 luglio 1968
Jorge Teillier Sandoval (Lautaro, 24 giugno 1935 - Viña del Mar, 22 aprile 1996), poeta cileno della “Generazione letteraria dei ‘50”, creatore della “poesia larica”. Per lui l’importante in poesia non è l’estetica, ma la creazione del mito e di uno spazio di tempo che trascende il quotidiano.
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