VLADIMÍR HOLAN
AUTUNNO
Ed ecco già qui l'autunno. I muscoli
dei rami degli alberi che si scuotono
per le raffiche del vento, come se l'un l'altro
si dessero la colpa
della caduta della prima foglia...
Là sotto gli uomini, benché puntuali,
preferiscono allungare la strada, affinché
dove c'è abitudine ci sia
anche sorpresa, salvo che
privilegino la menzogna
che non ha proprio niente da fare.
E voi, mia fiamma d'altri tempi,
vi ricordate di voi stessa, ancora,
e dunque dell'amore?
(da Poesia, 333 – Gennaio 2018 - Traduzione dal ceco di Vlasta Fesslová - Versi italiani di Marco Ceriani)
.
L’autunno bene si addice al poeta ceco Vladimír Holan: autorecluso per anni sull’isola di Kampa, vive di questa cupezza dell’universo, si interroga sull’intima sostanza dell’uomo, sul determinismo che concatena gli eventi, e in tutto questo c’è tempo per il ricordo di un antico perduto amore.
.
FOTOGRAFIA DA PINTEREST
.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
Il poeta scopre e fa prendere forma all’essenza umana (…) e lo fa con splendente pienezza, con una miracolosa sintesi di antichi elementi in continua e crescente beatitudine.
VLADIMÍR HOLAN
Vladimír Holan (Praga, 16 settembre 1905 – 31 marzo 1980), poeta ceco. Dall’astrattismo e dal simbolismo ermetico con cui iniziò a scrivere versi passò a forme più realistiche e pessimistiche, centrate sul destino dell'uomo e della società, attuate con un linguaggio oscuro.