Statistiche web

sabato 13 settembre 2025

Un trillo breve


MARIA BARBARA TOSATTI

ALBA DI SETTEMBRE

Suonò già l'alba: sotto un lieve velo
di sonno, i prati e i colli
indugiano e nel cielo
pallido (ancora, qualche muto volo)
muto si perde; solo
da un ramo ora ad ora un trillo breve
lancia un augello nel silenzio e attende
smarrito: oh folli cori
dei mattini di maggio!
quando la breve nota d’un immenso
tripudio era il tuo canto!
che fu? di quei fulgori
già dileguò l’ebrezza, già il mistero
nel breve cuore d’un lontano viaggio
ti punge? ti balena
la prima volta un nero
attimo ignoto?
Sorge il sole: un divino folgorìo
sui calici stillanti, sovra i molli
steli e sui rami accendesi; da mille
invisibili nidi verso il cielo
tripudiando s’innalza un turbinìo
lieve di voli; fugge verso i colli
lontani il velo
estremo della notte, e nel leggero
aere mattutino l’indistinta
orchestra destasi del girono! dove
dove sei trepido augellino? Ancora
dintorno con incerto
cuore ti vogli e voli e gridi e amori
dal ramo ancor contempli
muto anelando
(dubbioso aneli?) perché indugi? è l’ora
tua breve, va, gioisci, , o tu che ignori
te stesso, o tu che sai
dimenticare!

autunno 1933

(da Canti e preghiere, Morcelliana, 1939)

.

Riferendosi alle poesie di Maria Barbara Tosatti il critico Pietro Pancrazi disse di riconoscere “nel suo pregare e nell’invocare, il senso intatto di una vita che si brucia, di un tempo che si discorcia”. Lo stesso tempo di Guido Gozzano, quello della tisi, del “mal sottile” che fino alla metà del XX secolo non lasciava scampo. È dunque con questo stato d’animo che la Tosatti legge in un’alba di settembre il declinare dell’estate e della giovinezza – anche gli uccellini che a maggio cantavano con vigore, ora sembrano trillare in tono minore, pur ignari e inconsapevoli della loro finitudine.

.

FOTOGRAFIA © MARIOLA GROBELSKA/UNSPLASH

.


   LA FRASE DEL GIORNO   

La vera preghiera è poesia, e forse ogni vera poesia è preghiera.
MARIA BARBARA TOSATTI, Le poesie e i diari

.



Maria Barbara Tosatti (San Felice sul Panaro, 3 settembre 1891 – Roma, 17 aprile 1934), poetessa italiana. La sua poesia, di ispirazione religiosa, si bilancia tra intonazioni leopardiane e pascoliane, ed è improntata a un dialogo tra se stessa e Dio, su temi quali la sofferenza, il sacrificio, la caducità della giovinezza e il rimpianto.


Nessun commento: