ALBERICO SALA
SALTA NELL'AFA URBANA IL BOTTONE
Salta nell’afa urbana il bottone
della camicia azzurra (lino d’India)
lavata e stirata al paese. La scatola
di cartone (caramelle o cioccolata
Introdotti dal viale delle mura
nelle catacombe del collegio),
è gonfia di refe, spilli ed aghi,
m’ha seguito in queste nuove stanze.
Sento il tuo passo domenicale,
la tua furia nel pulire, ordinare,
benedette le tue mani nei bagliori
degli alberi del Parco. Ora riposano
nell’aria condizionata (fuori
l’aroma dei fieni, dei tigli). Non parli,
ripassi il tuo, il nostro tempo,
incontri chi se n’è già andato;
rammendi con la tua la nostra vita.
(da Sul tuo sonno, Compagnia del Disegno, 1988)
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Un bottone che salta a una camicia. Il poeta Alberico Sala prende la scatola con aghi, fili e spilli - quella che tutti abbiamo in casa, trasformando alla bisogna una confezione di biscotti danesi, cioccolatini o caramelle. E, ricucendo il bottone, ricorda la vecchia Iside, che lo faceva per lui un tempo, ora ricoverata in casa di riposo a inseguire i fantasmi della vecchiaia.
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FOTOGRAFIA © PIXABAY
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LA FRASE DEL GIORNO
Faremo il giro / del mondo, può darsi, per ritrovarci.
ALBERICO SALA, Chi va col lupo
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Alberico Sala (Vailate, 11 marzo 1923 - 25 novembre 1991), scrittore, poeta e critico d'arte italiano. Fu giornalista e critico cinematografico all’Eco di Bergamo, Corriere d’informazione, al Corriere della sera e al Giorno. Tra i suoi temi la vita familiare, la pianura bergamasca e la condizione del vivere moderno.

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