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domenica 21 settembre 2025

Per raccontare


CARLOS PUJOL

ARTE POETICA

La perfezione, forse, o il simulacro
che serve da consolazione per la sua assenza,
non dipende mai dall'aggiunta
di questo o quell'aggettivo –
sicuramente tutti fuorviano –
ma dalla saggezza di non usare
le parole inutili. Quasi tutte.
Alludendo a ragioni
sconosciute ma essenziali,
una poesia è intessuta di silenzi
che la voce riconosce come propri.
Per raccontare ciò che sappiamo
dell'amore, di come
il tempo scorre attraverso le nostre vite.

(da Vite dei poeti, 1995)

.

"La vita del poeta è un sogno perpetuo; sogna la realtà":  il poeta catalano Carlos Pujol pone questo verso di Pierre Reverdy come epigrafe all'inizio di Vita dei poeti, raccolta del 1995. Se questa è la linea di condotta, è altresì vero che va svolta dal poeta con linearità, lasciando cadere il superfluo, per esprimere nel modo più asciutto ciò che si intravede, dando voce anche al vuoto, anche ai silenzi.

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JACQUELINE DEE PARKER, "ARS POETICA 16"

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   LA FRASE DEL GIORNO   

La poesia non è una scienza occulta. Naturalmente, non è una scienza e, comunque, non più occulta e misteriosa della medesima esperienza del vivere.
CARLOS PUJOL, Nadie Parecía, n. 3-4, Inverno 1999

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Carlos Pujol Jaumandreu (Barcellona, 1936 - 16 gennaio 2012), poeta, traduttore, editore e storico della letteratura spagnolo. Insegnante di Letteratura francese all’Università di Barcellona tradusse, Balzac, Baudelaire, Simenon e Voltaire, ma anche Orwell, Emily Dickinson e Jane Austen, esordì nel 1981 con L’ombra del tempo.


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