WILLIAM STAFFORD
PERCHÉ SONO FELICE
È arrivato adesso, un momento tranquillo. Lo lascio
rotolare. C'è un lago da qualche parte
così azzurro e lontano nessuno lo possiede.
Passa il vento e un salice ascolta
con grazia.
Provo tutto questo, ogni estate. Rido
e piango per ogni giro del mondo,
ogni sua rotazione terribilmente fredda e innocente.
Quel lago resta azzurro e libero; continua
incessante.
E so dov'è.
(da Chiedimi, 1977)
.
Una felicità così lontana e segreta, ben rintanata all'interno della consapevolezza di sé e della propria solitudine: il poeta statunitense William Stafford, del resto, aveva dichiarato che "Il più grande possessore di tutto è chi si guarda attorno e comprende”. Così, quel lago azzurro e lontano è dentro di noi, ed è il posto tranquillo dove ci rifugiamo.
.
FOTOGRAFIA © SIMONE PH/PIXABAY
.
LA FRASE DEL GIORNO
C'è un filo che segui. Va tra / le cose che cambiano. Ma non cambia. / Le persone si chiedono cosa stai inseguendo. / Devi spiegare il filo. / Ma è difficile per gli altri vederlo.
WILLIAM STAFFORD, Chiedimi
.
William Edgar Stafford (Hutchinson, Kansas, 17 gennaio 1914 – Lake Oswego, Oregon, 28 agosto 1993), poeta statunitense. La sua scrittura, gentile e quotidiana, si concentra sull'ordinario, le sue poesie sono accessibili, a volte ingannevolmente, con un modo colloquiale che è vicino al linguaggio di ogni giorno.
Nessun commento:
Posta un commento