martedì 17 dicembre 2024

La felce


RUSSELL EDSON

UN POMERIGGIO SOLITARIO

Poiché la felce non può andare al lavandino per bere un po' d'acqua,
mi sottometto gentilmente all'incarico,
portando due bicchieri dal lavandino.
E così ci sediamo, io e la felce, a sorseggiare acqua insieme.

Naturalmente sono più complesso di una felce,
pieno di pensieri profondi. Ma metto da parte tutto questo
per la facile compagnia di un'amicizia pomeridiana.

Non mi dispiace sorseggiare acqua con una felce, anche se,
se potessi, sfreccerei nel cielo verso Stoccolma,
sorseggiando un bloody mary con una fetta di lime.

E così ci sediamo un pomeriggio solitario sorseggiando acqua insieme.
La felce che guarda dalle sue fronde, e io, che guardo dalle mie…

(da La moglie del gallo, 2006)

.

La solitudine è alla fine quello che traspare da questi versi di Russell Edson. Il poeta statunitense trova conforto nella cura e nella compagnia di una felce, in una specie di tregua dalla fatica di vivere: "Io sono colui che cammina da solo / e tutto il mondo non è che una pietra / che devo far rotolare in salita".


FOTOGRAFIA © ELLEN CHAN/PIXABAY

.


   LA FRASE DEL GIORNO   

Meglio lasciare che sia la poesia a pensare mentre ci preoccupiamo di quella che viene chiamata la vita personale.
RUSSELL EDSON

.



Russell Edson, pseudonimo di Russell Edelstein (Manhattan, New York, 12 dicembre 1928 – Darien, Connecticut, 29 aprile 2014), poeta, romanziere, scrittore e illustratore statunitense. L'uso di creature antropomorfe e di azioni  surreali conferisce ad alcune delle sue poesie la stravaganza sostenuta dei vecchi cartoni animati della Warner Bros.


Nessun commento: