domenica 8 dicembre 2024

Meravigliosamente


GIORGIO ORELLI

MERAVIGLIOSAMENTE

Meravigliosamente
crebbe la luce al canto degli uccelli
caduti sul mio cuore in ascolto.
Ma ora, che varchi la mia soglia,
rinata nell’attesa con il tuo volto,
vorrei essere pronto,
non chiederti perdono…

(da Prima dell'anno nuovo, Leins & Vescovi,1952)

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"Una collezione di silenzi soffiati - come si dice: vetri soffiati": è la definizione delle prime opere del poeta ticinese Giorgio Orelli coniata dal critico Gianfranco Contini. Silenziosa è anche la gioia amorosa che esplode improvvisa riecheggiando l'incipit di una poesia di Jacopo da Lentini: "Meravigliosamente/ un amor mi stringe / e mi tene ad ogn’ora…"

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PIETER VAN TONDER, "L'OCCHIO"

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   LA FRASE DEL GIORNO   

Amore concedette questo dono: / di accendere la gioia.
JOHANN WOLFGANG GOETHE, Elegie romane

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Giorgio Orelli (Airolo, 25 maggio 1921 – Bellinzona, 10 novembre 2013), scrittore, poeta e traduttore svizzero di lingua italiana. La sua poesia, in parte appartenente al filone post-ermetico, a tratti avvicinata a quella Linea Lombarda, è ricca di grazia musicale e si caratterizza per una sua ironica ambiguità.


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