domenica 11 agosto 2024

Il teatro di sempre


VITTORIO SERENI

UN POSTO DI VACANZA, III

           «memoria che ancora hai desideri»
            dici che non l’intendi – o, se l’intendi, non l’ami

I due che vanno lungo il fiume azzurri e bianchi
cosa mai si diranno? Allacciati o disgiunti
da anni li vedo passare
danzanti nel riverbero e nel vento.
Ritta sulla vertigine, estatica indugiando con lo sguardo
sulle colline prossime e più lontane rupi,
a dito segnando in controluce città
che forse furono e non saranno mai –
«Tutto questo,» dice la donna, «ti darò
se prosternandoti mi adorerai».
Ma l’uomo, ìmpari al sogno e alla sopraffazione
si disanima presto, non li solleva una musica più.
                                                                                       E quasi niuna
di queste cose stata fosse, torna
lei quello che stata era:
un’ombra del sangue e della mente
e verso la marina
in picciola ora si dileguarono.

È il teatro di sempre, è la guerra di sempre.
Fabbrica desideri la memoria,
poi è lasciata sola a dissanguarsi
su questi specchi multipli.
                                                           Ma guarda
– tornano voci dalla foce – guarda da un’ora all’altra
come cambiano i colori: di grigio in verde, di verde
in freschissimo azzurro.
Amalo dunque – da cosa a cosa
è la risposta, da specchiato a specchiante –
amalo dunque il mio rammemorare
per quanto qui attorno s’impenna sfavilla si sfa:
è tutto il possibile, è il mare.

(da Un posto di vacanza, All'Insegna del Pesce d'Oro, 1973)

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Un posto di vacanza è quello che generalmente tutti abbiamo, il "buen retiro" dove ritroviamo gli amici e gli stessi luoghi, dove, quando torniamo, recuperiamo i ricordi degli anni trascorsi. Per Vittorio Sereni è Bocca di Magra, frazione del comune di Ameglia, nello Spezzino, dove il Magra sfocia nel Mar Ligure, località che attirò altri poeti e scrittori, da Montale a Fortini, da Vittorini a Montanelli, e poi Simone De Beauvoir, Marguerite Duras, l'editore Giulio Einaudi... In questa terza parte del poemetto è dunque quella memoria di un luogo conosciuto e amato a risaltare, a prendere il sopravvento mentre gli anni, come i colori del fiume nel giorno, mutano nel loro scorrere.

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BEHSHAD ARJOMADI, "PASSEGGIATA SULLA SPIAGGIA"

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  LA FRASE DEL GIORNO   

Amare non sempre è conoscere («non sempre /  giovinezza è verità»), lo si impara sul tardi. / Un sasso, ci spiegano, / non è così semplice come pare. / Tanto meno un fiore.
VITTORIO SERENI, Un posto di vacanza

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Vittorio Sereni (Luino, 27 luglio 1913 – Milano, 10 febbraio 1983), poeta italiano, è il capostipite della variante lombarda del novecentismo poetico, detto “Linea lombarda”. Ufficiale di fanteria, viene fatto prigioniero dopo l’8 settembre 1943. Nel dopoguerra è direttore letterario di Mondadori e cura la prima edizione dei Meridiani.



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