venerdì 9 dicembre 2022

Nel pozzo dell’amore


JAIME SABINES

NON MUOIO DI AMORE

Non muoio di amore, muoio di te.
Muoio di te, amore, di amore per te,
dell’urgenza della mia pelle di te,
della mia anima di te e della mia bocca
e dell’insopportabile che sono senza te.

Muoio di te e di me, muoio di entrambi,
di noi, di questo,
lacerato, spezzato,
muoio, ti muoio, moriamo.

Moriamo nella mia stanza dove sto solo,
nel letto dove manchi,
per la strada dove il mio braccio va vuoto,
al cinema e al parco, sul tram,
i luoghi dove la mia spalla si abitua alla tua testa
e la mia mano alla tua mano
e tutto di te io conosco come me stesso.

Moriamo nel luogo che ho prestato all’aria
per farti stare fuori di me,
e nel luogo dove l’aria si esaurisce
quando ti copro con la mia pelle
e ci conosciamo dentro, separati dal mondo,
felicemente, profondamente, e di certo, interminatamente.

Moriamo, lo sappiamo, lo ignorano, noi moriamo
tra di noi, ora, separati,
l’uno dall’altra, quotidianamente,
cadendo in statue multiple,
in gesti che non vediamo,
nelle nostre mani che ci necessitano.
Moriamo, amore, muoio nel tuo ventre
che non mordo né bacio,
nelle tue cosce dolcissime e vive,
nella tua carne senza fine, muoio di maschere,
di triangoli oscuri e incessanti.
Muoio del mio e del tuo corpo,
della nostra morte, amore, muoio, moriamo.
Nel pozzo dell’amore a ogni ora,
inconsolabile, con grida,
dentro di me, voglio parlare, ti chiamo,
ti chiamano coloro che nascono, che arrivano
da te, coloro che giungono a te.
Moriamo, amore, e non facciamo niente
se non morire di più, ora dopo ora,
e scriverci e parlarci e morire.

(Da Poesie libere, 1951-1961 – in Poesia, 315, Maggio 2016 - Traduzione di Angela Saliani)

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Il percorso poetico di Jaime Sabines tratta dell’amore, della vita e della morte con un’ossessione che gli deriva dal doloroso peso di dover riconoscere gli eventi quotidiani attraverso la parola. Così appare anche la lontananza dall’amata, una costante assenza in cui la separazione diventa un desiderio che fa male: “In te è cresciuto il mio cuore. / In te è stata fatta la mia angoscia. / Amato, luogo dove riposo, / silenzio in cui mi addoloro”.


PABLO PICASSO, "IL PASTO DEL CIECO"

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   LA FRASE DEL GIORNO   

L'amore è la proroga perpetua, / sempre il passo seguente, l'altro, l'altro.
JAIME SABINES




Jaime Sabines Gutiérrez (Tuxtla Gutiérrez, 25 marzo 1926 – Città del Messico, 19 marzo 1999),  poeta e politico messicano. Noto come “cecchino della letteratura”, la sua poesia tendeva a trasformare la letteratura in realtà. I suoi scritti si basavano sulla sua presenza in vari luoghi quotidiani.



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