martedì 1 agosto 2017

Poesie per agosto IV


Due poeti che osservano per questo agosto: il beatnik Gary Snyder tiene fede alla sua vocazione ecologista descrivendo la valle del fiume Ross, nello stato di Washington, non lontano dal confine canadese. Luciano Erba lascia invece spaziare lo sguardo dall’alto su una moderna Milano, dove tra le antenne e i grattacieli si riesce ancora a scoprire qualche albero.


Sourdough

.VEDUTA DAL MONTE SOURDOUGH, WASHINGTON – FOTOGRAFIA © ALLTRAILS

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GARY SNYDER

A MEZZO AGOSTO AL BELVEDERE
DEL MONTE SOURDOUGH

Giù la valle, una foschia fumosa
Tre giorni di caldo dopo cinque di pioggia
La resina brilla sulle pigne
Su rocce e prati
Sciami di nuovi insetti.

Non riesco a ricordare le cose che ho letto
Ho pochi amici, ma sono in città.
Bevendo fredda acqua di neve da una tazza di latta
Spazio lo sguardo per miglia
Attraverso quest’aria ferma.

(da Not Nature: New and Selected Poems, 1992)

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LUCIANO ERBA

DAL TERRAZZO

Prima che appaia la luna
sullo schermo del cielo,
navigare sull'internet dei tetti
scoprire alberi e antenne
a Milano, d'agosto.

(da Nella terra di mezzo, 2000).

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LA FRASE DEL GIORNO
Non c'è un mese in tutto l'anno in cui la natura si adorni di più bella veste come nel mese di Agosto.

CHARLES DICKENS, Il circolo Pickwick




Gary Snyder (San Francisco, California, 8 maggio 1930), poeta, ambientalista e  saggista statunitense. Associato alla Beat Generation, è il "poeta dell'ecologia profonda". La sua “eco-poesia” riflette la natura e l’immersione nella spiritualità buddhista. Vinse il Pulitzer nel 1975 con Turtle Islan.

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