lunedì 29 febbraio 2016

Le nozze del giorno

 

PABLO NERUDA

ODE AL POMODORO

La strada
si riempì di pomodori,
mezzogiorno,
estate,
la luce
si divide
in due
metà
di un pomodoro,
scorre
per le strade
il succo.
In dicembre
senza pausa
il pomodoro,
invade
le cucine,
entra per i pranzi,
si siede
riposato
nelle credenze,
tra i bicchieri,
le
matequilleras
la saliere azzurre.
Emana
una luce propria,
maestà benigna.
Dobbiamo, purtroppo,
assassinarlo:
affonda
il coltello
nella sua polpa vivente,
è una rossa
viscera,
un sole
fresco,
profondo,
inesauribile,
riempie le insalate
del Cile,
si sposa allegramente
con la chiara cipolla,
e per festeggiare
si lascia
cadere
l'olio,
figlio
essenziale dell'ulivo,
sui suoi emisferi socchiusi,
si aggiunge
il pepe
la sua fragranza,
il sale il suo magnetismo:
sono le nozze
del giorno
il prezzemolo
issa
la bandiera,
le patate
bollono vigorosamente,
l'arrosto
colpisce
con il suo aroma
la porta,
è ora!
andiamo!
e sopra
il tavolo, nel mezzo
dell'estate,
il pomodoro,
astro della terra,
stella
ricorrente
e feconda,
ci mostra
le sue circonvoluzioni,
i suoi canali,
l'insigne pienezza
e l'abbondanza
senza ossa,
senza corazza,
senza squame né spine,
ci offre
il dono
del suo colore focoso
e la totalità della sua freschezza.

(Oda al tomate, da Odi elementari, 1954)

 

Da qualche tempo circola uno spot pubblicitario di una nota casa di sughi in cui, su immagini romanticamente significative e con il sottofondo di una musica adatta, una voce maschile recita brani di questa poesia del Premio Nobel cileno Pablo Neruda. Un modo di affrontare la poesia che può anche non piacere, ma che in questi tempi di vacche magre può invece avvicinare nuovi lettori. Che dire dell’ode di Neruda? Che esprime la dolcezza delle piccole cose, così cara al Nobel cileno ma anche a tutti i poeti, attraverso immagini che sembrano fare parte già di una sceneggiatura. Non ci credete? Provate a rileggere i versi e a immaginarvi le scene: anche questo è poesia!

Due note: 1) dicembre corrisponde al nostro giugno nell’emisfero australe
              2) le matequilleras sono i recipienti di ceramica per il burro

tomato2

 

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LA FRASE DEL GIORNO
Il pomodoro crudo, divorato appena colto in giardino, è la cornucopia delle sensazioni semplici, una cascata che sciama in bocca riunendo ogni piacere
.
MURIEL BARBERY, Estasi culinarie




Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto (Parral, 12 luglio 1904 – Santiago del Cile, 23 settembre 1973), poeta, diplomatico e politico cileno, è considerato una delle più importanti figure della letteratura latino-americana del Novecento. Fu insignito del Premio Nobel nel 1971.

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