FERNANDO PESSOA
VOGLIO, AVRÒ
Voglio, avrò -
se non qui,
in altro luogo che ancora non so.
Niente ho perduto.
Tutto sarò.
(Quero, terei, da Poesias Inéditas (1930-1935), 1955)
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“Non sono niente. / Non sarò mai niente. / Non posso voler essere niente. / A parte ciò, ho in me tutti i sogni del mondo”: all’alter ego Álvaro de Campos il poeta portoghese Fernando Pessoa aveva affidato questa riflessione. La brevissima poesia del Pessoa ortonimo, che risale al 9 gennaio 1933, è – come l’altra – l’espressione della sua insoddisfazione, della sua celebre inquietudine, ma ha in sé questa dimensione di speranza spirituale, di un possibile dove realizzare pienamente la sua umanità.
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JULIO POMAR, “FERNANDO PESSOA”
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LA FRASE DEL GIORNO
Noi non ci realizziamo mai. Siamo due abissi – un pozzo che fissa il Cielo.
FERNANDO PESSOA, il libro dell’inquietudine
Fernando António Nogueira Pessoa (Lisbona, 13 giugno 1888 – 30 novembre 1935), poeta, scrittore e aforista portoghese, considerato uno dei maggiori poeti di lingua portoghese, diede l’avvio al Modernismo nel suo paese. In poesia si scompose in varie altre personalità, contrassegnate da diversi eteronomi, ognuno con un suo stile.
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