JUAN RAMÓN JIMÉNEZ
SERENATA SPIRITUALE
Adesso che tu dormi
posso, solo, adorarti,
senza che la mia fede
sia da te corrisposta.
È bello dare intero
sé, senza ricompensa.
La vita si fa immensa,
questo è l'amore vero.
…Dormi, mentr’io, in un’estasi,
ti adoro; mentre seguo
pensandolo, con te,
il tuo sogno che sale
fino agli alti confini
dei cieli aperti a quelli
che, desti, sono degni
di abitarne i giardini.
Ah, veder la bellezza
che copia l'infinito;
candore benedetto
della tua assenza pura!
Seguire strenuamente
la realtà negletta
in cui è la più alta
vita della tua mente.
Come se fossi morta,
nella tua viva calma
ti adoro, presa l'anima
tra due primavere…
(da Diario di poeta e mare, 1917)
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Il poeta spagnolo Juan Ramón Jiménez e l’adorata Zenobia, da lui appena sposata a New York, stanno compiendo il viaggio di ritorno via nave: lei ora dorme, nella cuccetta, e lui la guarda come può fare solo un uomo innamorato. In quel momento, nell’incoscienza del sonno, Zenobia è indifesa e bellissima, e l’amore del poeta è ancora più vero perché completamente disinteressato e assolutamente puro. Un tema che non è nuovo nell’arte – la Venere dormiente di Giorgione, la Ragazza che dorme di Tamara de Lempicka - e nella letteratura: Paul Valéry annota: “Dormiente, mucchio dorato d’ombre e d’abbandoni, / il tuo spaventoso riposo è carico di tali doni, / o languorosa cerva lunga vicino a un grappolo, / che malgrado l’anima assente, agli inferi occupata, / la tua forma del ventre puro / che un braccio fluido ti vela, / veglia; la tua forma veglia, / e gli occhi miei sono aperti”. E Edgar Allan Poe: “Dorme la dama! Oh possa il suo riposo / Ch’è persistente essere profondo! / E l’abbia il Cielo nel suo sacro abbraccio!”.
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TAMARA DE LEMPICKA, “RAGAZZA CHE DORME”
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LA FRASE DEL GIORNO
Quali segreti brucia nel cuore la mia giovane amica, / anima dalla dolce maschera, che aspira un fiore? / Di quali vani alimenti il suo naturale calore /fa l’irraggiarsi d’una donna dormiente?
PAUL VALÉRY
Juan Ramón Jiménez (Palos de Moguer, 24 dicembre 1881 - San Juan, Portorico, 29 maggio 1958), poeta spagnolo premiato con il Nobel nel 1956, fu uno dei principali esponenti della Generazione del ’14 e del Modernismo. La sua ricerca poetica lo portò a privilegiare la poesia nuda ed essenziale, fatta solo di immagine e di parola al di là della musicalità esteriore.
2 commenti:
Commovente…
dolcissima
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