venerdì 9 maggio 2014

Un pensiero di te

 

NIKOLAUS LENAU

SULLO STAGNO CHE NON SI MUOVE

Sullo stagno che non si muove
indugia il mite chiarore lunare,
intreccia le sue pallide rose
nella verde corona di canne.

Là sul colle errano i cervi
guardano nella notte, al cielo;
si agitano talora gli uccelli,
sognanti nel fitto canneto.

il mio sguardo si china piangendo
e un pensiero soave di te mi percorre
il fondo dell’anima, come in silenzio
una preghiera di notte.

(da Poesie, 1832 - Traduzione di Roberto Fertonani)

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Il poeta romantico tende a isolarsi, “imprigionandosi nel santuario della sua sensibilità personale” come nota Émile Faguet. E un santuario è questo scorcio naturale per il poeta austriaco Nikolaus Lenau: lo stagno, il canneto, le colline sanno infondergli quiete, gli consentono di staccarsi per qualche istante dalla società di cui è insoddisfatto, dai tormenti della sua inquietudine. Il rifugio nella natura è un tratto comune a tutti gli esponenti del Romanticismo: tutto vi trova una nuova lettura.

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CASPAR DAVID FRIEDRICH, “DER TRÄUMER”

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LA FRASE DEL GIORNO
Nulla della Natura mi è indifferente: la odio e l’adoro, esattamente come una donna.
JULES MICHELET




Nikolaus Lenau, pseudonimo di Nikolaus Franz Niembsch von Strehlenau (Csatàd, 13 agosto 1802 – Döbling, 22 agosto 1850),  poeta austriaco. Di indole passionale e malinconica, condusse una vita nomade sospinto da una permanente inquietudine. Considerato tra i maggiori interpreti tedeschi della cosiddetta «poesia del dolore», fu dotato di una profonda sensibilità arricchita da un incessante lavorio d'immaginazione. 


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