FLORBELA ESPANCA
PRINCE CHARMANT
a Raoul Proença
Nel languido svenire dei teneri
pomeriggi che muoiono voluttuosamente
l’ho cercato in mezzo a tutta la gente.
L’ho cercato nelle ore silenziose
Delle notti della mia anima tenebrose!
Bocca che sanguina baci, fiore che sente…
occhi assorti in un sogno, umilmente…
mani piene di violette e rose…
E mai l’ho incontrato!… Prince Charmant
come cavaliere audace di racconti vecchi
forse nelle nuvole della mattina verrà.
Ah! Tutta la nostra vita va come una chimera
Tessendo in fragili dita fragili merletti…
- Chi s’attende non si incontra mai…
(da Livro de Sóror Saudade, 1923)
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Un languidissimo sonetto questo di Florbela Espanca, poetessa portoghese dalla vita breve ma tumultuosa, inquieta e profondamente femminile: eppure, se anche è vero che questo “prince charmant”, il principe azzurro delle favole sempre atteso forse non arriverà mai, non per questo bisogna rinunciare alla speranza, al sogno. Non è detto che al di là dell’ultima illusione non compaia la sua piuma – o il vestito frusciante di una principessa.
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ELISABETH SONREL, “LA JEUNE FILLE DE FONTAINEBLEAU”
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LA FRASE DEL GIORNO
Regole fondamentali: nessuna donna si sveglia al mattino dicendo: «Dio, spero tanto di non essere rapita dal principe azzurro oggi».
KEVIN BISCH, “Hitch”, sceneggiatura
Florbela Espanca, pseudonimo di Flor Bela de Alma da Conceição (Vila Viçosa, 8 dicembre 1894 – Matosinhos, 8 dicembre 1930), scrittrice e poetessa portoghese. La sua vita, che durò solamente trentasei anni, fu tumultuosa, inquieta e ricolma di sofferenze intime che l'autrice ha saputo trasformare in poesia di alta qualità, carica di erotismo, femminilità e panteismo.
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