Ogni Adunata nazionale degli alpini lascia le sue emozioni: anche Latina 2009 non ha fatto eccezione. Mi sono portato a casa il groppo in gola nel vedere Nelson Cenci, Carlo Vicentini e il generale Luigi Morena reggere il Labaro dell’Associazione con le medaglie d’oro; mi sono portato via il calore della gente e negli occhi ho ancora i tricolori che pavesavano la città. Una sfilata di oltre due chilometri sotto un sole cocente mitigato appena da un venticello che arrivava dal mare. Goduta metro dopo metro, passo dopo passo, viso dopo viso oltre le transenne.
E il sabato l’incontro con gli amici dell’Abruzzo, conosciuti quattro anni fa. Questa volta è stato più difficile ridere e scherzare, ma abbiamo sentito più saldo il legame che ci stringe mentre il fumo degli arrosticini che cuocevano sulla brace si diffondeva per i locali della Fiera. Si è finiti per cantare tutti insieme con un’incrinatura nella voce quando si è intonato “Abbruzze mè” e “Reginella campagnola”.
Per nuove emozioni, tutti a Bergamo l’8 e 9 maggio del 2010…
Dall’alto in basso: Un momento di allegria alla Fiera / La Torre civica di Latina / La Fontana con la sfera / Il benvenuto della città / Una fanfara durante la sfilata / Il ministro della Difesa Ignazio La Russa tra gli alpini di Lecco.
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LA FRASE DEL GIORNO
I veci che recentemente abbiamo ammirato per l’abnegazione ed il coraggio con cui sono intervenuti per fornire soccorso e sostegno alle genti d’Abruzzo, costituiscono esempio e guida per tutti gli uomini e le donne della specialità che servono l’Italia nelle missioni internazionali per la stabilità e la pace.
GIORGIO NAPOLITANO, Messaggio all’A.N.A., 8 maggio 2009
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