mercoledì 15 aprile 2009

Sciacalli


Lo sciacallo, colui che approfitta delle disgrazie e del dolore della gente per il proprio tornaconto personale, è sicuramente l'essere più ignobile che esista. Le autorità comunicano di avere individuato in Abruzzo dei veri e propri professionisti dello sciacallaggio, giunti da ogni parte d'Italia: arrivano e asportano gioielli, computer, televisori, denaro dalle case pericolanti abbandonate in fretta e furia dagli abitanti.

Negli alberghi della costa dove hanno trovato riparo gli sfollati, la protezione civile ha scoperto dei rom che si mescolavano ai veri terremotati per scroccare l'alloggio in hotel: li hanno stanati e cacciati via. Altri sciacalli hanno tentato la via telematica, provando a spillare soldi in favore dei senzatetto su Facebook e su altri siti; altri ancora hanno semplicemente seminato il panico annunciando scosse sia attraverso Internet sia per le strade - è accaduto a Sora, nel Frusinate. L'Italia è indignata del fatto che sul suo territorio ci sia gente simile, il governo ha previsto l'introduzione sacrosanta del reato di sciacallaggio con pene molto elevate.

È una figura con la quale abbiamo a che fare tutti i giorni: basta salire in metropolitana per essere assaliti da voci fintamente pietose che raccontano sempre la solita nenia: "Famiglia povera, senza casa, senza lavoro, per favore un piccolo aiuto" tendendo un lercio bicchierino di carta del Mac Donald's. Ricordiamoci tutti che le famiglie povere senza casa, senza lavoro, hanno altri referenti - come la Caritas o la Croce Rossa Italiana - e soprattutto una dignità che non le spinge a chiedere l'elemosina sui vagoni della metropolitana.

Molto meglio i cani: quelli che annusavano tra le macerie e quelli, fedeli, che vagavano cercando i padroni, quella salvata dopo otto giorni sotto i detriti che non finiva più di leccare il viso dei suoi "famigliari" ritrovati. Loro sì che sono più umani di certe persone...




Fotografia © Internet Geography


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LA FRASE DEL GIORNO
Spesso una goccia di male contamina la sostanza più pura.
WILLIAM SHAKESPEARE, Amleto, I, IV

2 commenti:

Matteo Porretta ha detto...

visto che hai citato sora posso aggiungere che le notizie di imminente e falso pericolo sono giunte anche nel mio paese, ad una ventina di chilometri di distanza. L'ufficio delle poste è stato addirittura evacuato e la gente è uscita fuori dalle proprie case.

DR ha detto...

Come volevasi dimostrare. Non ho voluto infierire parlando degli "sciacalli" delle televisioni e dei giornali: ognuno ha visto e letto con i propri occhi.