venerdì 4 luglio 2008

Notte di stelle


PAUL ÉLUARD

UN SOLO SORRISO


Un solo sorriso contendeva
Ogni stella alla notte nascente
Un solo sorriso per noi due

E l'azzurro nei tuoi occhi estatici
Contro la massa della notte
Nei miei occhi trovava la sua fiamma

Perché volevo sapere ho veduto
La notte alta dare vita al giorno

Senza che la nostra immagine mutasse.

(da La Fenice, 1951 - Traduzione di Vincenzo Accame)


Sedevo accanto a una ragazza sulla sbarra di legno dipinta d'azzurro dove i bagnini legavano i pattìni. La notte di stelle ardeva silenziosa in armonia con il frinire dei grilli. La mia mano incontrò la sua e la strinse: in quell’istante fummo una cosa sola, due anelli saldati l’uno nell’altro. Attraverso il tatto, attraverso la leggera pressione della mia mano sulla sua sentivo, come se fosse la mia, il palpitare della sua vita e la sua infinita purezza.Non c’era altro mondo, altro universo all’infuori di noi e delle stelle, ogni altra cosa scompariva di fronte alla dolcezza della notte. Fu solo la consapevolezza di un istante, che sembrò immenso, in cui le nostre due vite si unirono in un unico cerchio chiuso.

Come milioni di innamorati nel mondo, anche Paul Éluard provò quella sensazione sotto un cielo notturno e il desiderio che quegli istanti effimeri fossero in realtà "per sempre".

L'amore spalanca l'universo. Forse è vero che è l'unico modo per liberarci da noi stessi, come pensava Hebbel. Quella notte di luglio è dipinta a tinte forti nella mia memoria perché avvertii quella fusione di anime, quell'essere piccoli di fronte all'immensità ma consapevoli di non essere soli. Leggendo i taccuini di Anton Cechov mi ha molto colpito una sua frase: "Quello che noi proviamo quando siamo innamorati, forse è il nostro stato normale. L'innamoramento mostra all'uomo come egli dovrebbe essere sempre". Ho riconosciuto lo stato di quella notte di stelle...




Mark Kostabi, "Heartshare"



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LA FRASE DEL GIORNO
Le altre sono vie, l'arte è una meta.
CAMILLO SBARBARO, Fuochi fatui





Paul ÉluardPaul Éluard, pseudonimo di Eugène Émile Paul Grindel (Saint-Denis, 14 dicembre 1895 – Charenton-le-Pont, 18 novembre 1952), poeta francese, è stato tra i maggiori esponenti del movimento surrealista. La sua poesia evolve da tematiche individualiste, di lirismo amoroso, a contenuti di forte ispirazione sociale.


2 commenti:

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

l'innamoramento conduce ad uno stato di 'magica estroversione' e proiezione sull'altro che credo nessun'altro sentimento (se non l'amore filiale e quello genitoriale) possa mai eguagliare: se così non fosse... non sarebbe Amore.

DR ha detto...

Ben detto: è un'alchimia inspiegabile - almeno io non me lo voglio spiegare con la scienza e con la chimica...