LINDA PASTAN
CONSOLAZIONI
Ascolta:
il linguaggio fa tutto il possibile.
Io parlo
Il cane guaisce
e tra gli alberi cangianti
mormorano le ultime api, vaghe
come voci
che ci raggiungono a malapena
dalla stanza accanto.
Poi
la consolazione
del silenzio.
Le notti passano lentamente.
Ne giro le pagine pesanti
una ad una
bagnandomi l'indice
come faceva mio nonno,
volendo chiudere il libro del dolore.
Il pomeriggio c'è odore di bruciato.
Già le foglie si sono staccate
dai rami
piccoli rotoli che riportano i messaggi
di ogni anno.
Mi tocchi…
ed è solo un altro linguaggio. I nostri dolori
sono quasi uno;
Li facciamo oscillare tra noi due
come un bambino che ci è stato affidato
e che afferra una tua mano.
e una mia
e ci riporta a casa in fretta
mentre i lampioni
fioriscono
sullo stelo scuro
della sera.
(da Le cinque fasi del dolore, 1978)
.
La consolazione del silenzio: l'assenza di suoni e di parole in cui non a caso si immergono coloro che pregano o meditano o leggono. In un giorno d'autunno la poetessa statunitense Linda Pastan e il marito Ira passeggiano con il cane tra i viali alberati di Chevy Chase, nel Maryland e in quel silenzio comunicano tra di loro semplicemente con la loro presenza, il linguaggio è quello di anime che si conoscono da tanti anni.
.
FOTOGRAFIA © MAURICE ENGELEN/PEXELS
.
LA FRASE DEL GIORNO
Quando i miei dolori mi cantano / con la voce limpida del tordo, / io rispondo cantando.
LINDA PASTAN, Le cinque fasi del dolore
.
Linda Pastan (New York, 27 maggio 1932 – Chevy Chase, Maryland, 30 gennaio 2023), poetessa statunitense di origini ebraiche. Nota per aver scritto brevi poesie che affrontano argomenti come la vita familiare, la domesticità, la maternità, l'esperienza femminile, la vecchiaia e la morte, la perdita e la sua paura, fa del mezzo poetico lo strumento per tenere sotto controllo l'oscurità.


Nessun commento:
Posta un commento