ÓSCAR ACOSTA
LA SCALINATA DI COPÁN
Tra queste antiche pietre,
su questa scalinata,
gli avi hanno lasciato
le tracce dei loro passi fugaci,
la prova
della loro permanenza sulla terra.
Su queste rocce,
su questi blocchi di calcare,
su queste mura indurite,
su queste stele impassibili,
hanno posato le loro mani gli innamorati,
le coppie caparbie.
Gli amanti conoscevano
la transitorietà degli eventi,
conoscevano il potere della memoria.
A Copan, solo la pietra è permanente.
(da Scritto sulla pietra, 1962)
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La Scala geroglifica di Copán si trova in Honduras, sulla facciata occidentale del Tempio-Piramide 26, costruito dagli antichi Maya agli inizi dell’VIII secolo. Il poeta honduregno Óscar Acosta, davanti a questa meraviglia, fa ciò che deve fare un poeta: esprime la sua percezione delle cose, leggendo in quelle pietre il passaggio di migliaia di uomini e donne in oltre quattordici secoli. La lezione della storia è che tutto passa, solo quelle pietre restano a testimoniare con i loro geroglifici il passato.
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FOTOGRAFIA © YOUNGROBV/FLICKR
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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia è una mappa su cui viaggiare per il sogno, / dicevano voci unite dall'eco.
ÓSCAR ACOSTA, Scrittura amorosa
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Óscar Acosta (Tegucigalpa, 14 aprile 1933 – 16 luglio 2014), poeta, scrittore, critico letterario, politico e diplomatico honduregno. Iniziò la sua carriera come giornalista in Perù, in seguito coltivò svariate forme artistiche. La sua è poesia marcatamente intimista e patriottica. Nel 1960 ottenne il Premio Rubén Darío.

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